Dream rock from Aosta Valley. L’affermazione,
presa dalla loro pagina facebook, letta così, lascia trasparire alcune
coordinate di Numbness, esordio degli
Space Traffic, band formata da Fabio Baldassarri (chitarra), Marco Gugliotta
(batteria) e Marco Pica (basso e voce). Jam a base di rock, prog, psichedelia,
stoner e space sono l’architrave di questo esordio, che parte subito forte con
la title track identificatrice del percorso del trio. U say u love me ha un retrogusto anni ’60 che rimanda ai Beatles,
mentre Time machine viaggia su binari
garage rock piuttosto gradevoli. Powder
& Pride è una ballata che mi ha ricordato qualcosa dei Pearl Jam, Hails of love e Mirror game mostrano il gusto della band per melodie umbratili che
sanno essere dirette ed emozionali. Blue
moon mantiene quel mood malinconico sin qui assaporato e su cui i ragazzi
hanno costruito buona parte del lavoro, Tear
it down accelera per dare vita ad un pezzo sanguigno e verace, così come Fire from the depth, tirata e r’n’r. Il
pezzo da novanta è però la conclusiva The
dream, più di dieci minuti in cui gli aostani danno vita ad una sintesi
delle loro influenze, liberandosi concretamente in una jam strutturata e che sa
unire impatto e fascino vintage, moderno e retrò. Un ottima conclusione per un
esordio di buon livello e che si lascia ascoltare con sincero piacere. (Luigi
Cattaneo)
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