I S.A.D.O. (Società
Anonima Decostruzionismi Organici) nascono come progetto parallelo degli
Arcansiel di Paolo Baltaro (qualcuno li ricorderà per Normality of perversion del 1994 e Swimming in the sand del 2004), discostandosi nettamente dal new prog
della band madre, per affrontare un percorso sperimentale che li ha portati
all’attuale Musiche per signorine da
marito, sesto lavoro folle che conferma la volontà del leader
polistrumentista di operare fuori da qualsiasi logica commerciale (con lui
Sandro Marinoni al sax e Andrea Becaro alla batteria). Il disco dura meno di
otto minuti (con nove brani!) e viene proposto in duplice versione (italiana e
inglese, come per Weather Underground,
che vi consiglio di riscoprire), con l’intento provocatorio di sottolineare
come l’ascoltatore medio non sia più abituato all’ascolto completo di un album,
qui condensato all’interno di brani collage, che hanno l’obiettivo di mantenere
intatto il senso dell’opera. In realtà pare più di trovarsi dinnanzi ad una
variegata suite multiforme, un audio farmaco (a detta dell’autore) rivolto alla
cura della narcolessia realizzato in forma sentenziale, ossia coercitiva a tre
stadi, un modello semantico formato dalla triade Brano-Verità-Sentenza. L’ascoltatore,
che gioca il ruolo del paziente, è sottoposto a ripetizioni frequenti di una
serie di tracce composte da questi tre movimenti, un breve brano (dove dentro
c’è di tutto e un po’), una ovvietà enunciata e una sentenza, che rappresenta
il messaggio, in questo caso resistere agli stimoli del sonno narcolettico. Non
ci avete capito nulla? Meglio. Dovete solo stare in ascolto di questa scheggia
sonora a base di nonsense sperimentale, free jazz, R.I.O. e ricerca sonora, un
puzzle che se ne infischia del mercato e che mostra la grande curiosità di
Baltaro, mai domo nel suo svariare tra i generi più disparati. (Luigi Cattaneo)
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