sabato 12 dicembre 2020

FRANK GET, False flag (2019)

 

Attivo da circa quarant’anni nel panorama rock blues nazionale, Frank Get arriva a questo quindicesimo disco con la ferrea volontà di analizzare alcune verità storiche del suo territorio di nascita (Trieste), complice anche la pubblicazione del libro Ti racconto la mia terra. Storie curiose musicate con grande classe da un trio davvero rodato (oltre al leader impegnato alla voce, alla chitarra, al banjo, al mandolino, al piano e all’Hammond, troviamo Marco Mattietti alla batteria e Tea Tidić al basso), attento nel creare una coesione pressoché perfetta tra testi e melodie, esaltazione profonda di personaggi vissuti nel triestino e nelle zone limitrofe. La rivolta operaia di San Giacomo del 1920 viene raccontata con carica rock in The great reception, verve che si colora di zampilli bluesy in Johnny’s bunch e di grande folk in Freedom republic (abbellita dall’uso di viola e violino). Il blues fa capolino in Anton the brewer, prima della ballata agrodolce di Marbourg hills (dove è presente il violoncello di Elisa Frausin), che narra delle vicende dei nonni di Frank, emigrati, non senza difficoltà, dalla Slovenia. Puro rock blues nell’intrigante What’s the patriot, mentre in Trip to the moon (con il bravissimo Anthony Basso alla chitarra) riecheggia il Mark Knopfler dei suoi tanti dischi in solitaria, così come incanta l’intensa Last day of summer. La slide e il violoncello colorano Joy, la conclusiva bonus Climbin ‘up this mountain è il finale corale con una serie di grandi ospiti, buonissimo epitaffio di un lavoro fantasioso e di notevole livello. (Luigi Cattaneo)

Climbin ‘up this mountain (Video)



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