Breve ep d’esordio per
Vic Petrella, autore in bilico tra post elettronico e psichedelia, che con Sperimentalist sigla un debutto curioso
ma riuscito. La malinconica apertura di Red
zone, legata alla pandemia e alle restrizioni di questi mesi, colpisce da
subito per impatto e azzeccate melodie, con tanto di voce di Giuseppe Conte a
profetizzare un futuro in cui torneremo ad abbracciarci. Under the stars si fa leggermente più cupa, Historia Magista Vitae punge con ritmiche elettro ben calibrate,
mentre la conclusiva Nature conferma
l’attitudine del foggiano nell’unire elementi diversi, tra cui partiture
sinfoniche apprezzabili. Probabilmente non così sperimentale come il titolo
suggerisce, ma Petrella ha sviluppato una propria ricerca personale,
introspettiva e interessante, tra parti recitate e altre cantate, alternanza
che funziona e che fa di questo primo episodio un gradevole antipasto prima di
qualcosa di più sostanzioso. (Luigi Cattaneo)
Red Zone (Video)
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