Primo album per i
Cassandra’s Curse, band di Dallas formata da Charan Spida Fingaz (voce, chitarra
e basso) e Kelley Raines (tastiere), duo che nei cinque brani presenti in
questo Groom Lake – Act 1 si fa accompagnare da una serie di musicisti
scelti per l’occasione. Il disco è il classico album a forma di concept, con i lunghi
pezzi proposti legati tra loro da brevi intermezzi funzionali al racconto, uno
script legato alla storia dell’Area 51. Progressive e fantasy si fondono in un’atmosfera
tipica del genere, con Labyrinth apripista e saggio della bravura degli
americani nell’alternare parti heavy e passaggi melodici, una costruzione
sapiente che ricorda le evoluzioni dei Threshold e a cui partecipano Buddy
Griffin alla batteria e Canyon Kafer al basso. Anche Flight evidenzia
come la band prediliga ampie strutture dove muoversi con ambivalenza, tra riff
saturi ed escursioni tastieristiche space, prima di Defiance, che ha un’attitudine
piuttosto metal prog, con frangenti al limite del thrash e un’ottima prova di
Raines (in entrambi i brani troviamo Rishab Thadani alla batteria). Weapons
of mass dominance è una solenne marcia, oscura e pesante, mentre il finale
di 1947 sembra guardare maggiormente ai Dream Theater, anche se il
gruppo appare come uno dei punti di riferimenti generali dai texani (composizioni
dove la sezione ritmica è affidata a Nicholas Burtner alla batteria e Gary
Sanders al basso), conclusione di un lavoro interessante e che lascia ben
sperare per una seconda parte ancora più avvincente. (Luigi Cattaneo)
1947 (Video)
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