Nati nel lontano 1994, i
Nodo Gordiano sono formati da Filippo Brilli (sax), Andrea De Luca (chitarra,
basso e tastiere), Davide Guidoni (percussioni e tastiere) e Natalia Suvorina
(voce), musicisti influenzati sì dal progressive settantiano ma anche da una
vena sperimentale che li ha portati a crearsi una propria identità artistica. Sonnar,
uscito nel 2020 per Lizard Records, è il quinto disco dei romani, nuovamente
artefici di un lavoro strutturato, ennesimo sforzo creativo della band che si
muove sotto la supervisione di De Luca, mastermind e unico punto fisso di
questa storia quasi trentennale. L’album mette insieme psichedelia, rock e
prog, una ricerca che arricchisce ulteriormente un sound composito e
affascinante, che si barcamena tra pulsioni alla Van Der Graaf Generator (Limbic
Rendez-Vous), raffinato progressive (la title track) e visioni ancestrali (Vanth).
Discorso a parte per l’enorme suite After dusk, che è la sintesi di un
percorso fatto di suggestioni, incubi e sogni. Il lavoro è diviso in tre
momenti che ruotano attorno all’esperienza dell’Altro, separati tra loro da
demoni che, come nella tomba degli Anina, custodiscono il mistero del Fuori, e
si conclude con i versi dell’inno a Surya, a memoria del simbolismo solare che
anche nelle tenebre, lo pervade. (Luigi Cattaneo)
Sonnar (Video)
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