mercoledì 28 luglio 2021

GABRIELE BULFON, Quantum Mechanics (2016)

 


Ci siamo occupati di Gabriele Bulfon qualche mese fa, parlando di Exoplanets, disco uscito sul finire del 2020. Ora facciamo un passo indietro e andiamo a recuperare, vista anche la bontà della proposta, Quantum mechanics, esordio del 2016 dove Bulfon (piano) veniva accompagnato da Franco Avalli (bassista conosciuto per la sua militanza negli Adramelch) e un notevole trio di batteristi che si alternano nei vari brani, l’immenso Walter Calloni, il bravissimo Andrea Bruzzone e Stefano Bagnoli, musicista dal curriculum infinito (Joe Lovano, Uri Caine, Paolo Fresu, giusto per citarne qualcuno). Entanglement e Theory of everything ci catapultano nella musica di Gabriele, che si muove sicura sulla linea tracciata da Bill Evans e Chick Corea, rispettando gli stilemi di un movimento codificato che viene ammantato di brio e vivacità, come accade in The observer e L.H.C.. Missing baryons ha le stigmate della soundtrack immaginifica, le due parti di Duality formano una piccola suite elegante e raffinata, mentre Dark matter ha connotati di suspense ben calati nel contesto jazz in cui si muove. Questo debutto mostrava tutta la qualità della musica composta da Gabriele, suonata con gusto da musicisti di enorme spessore tecnico, attitudini rispettate anche nel seguente Exoplanets. Entrambi gli album sono acquistabili dal sito https://gabrielebulfon.bandcamp.com/ (Luigi Cattaneo)

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