venerdì 12 maggio 2023

LEDA, Marocco speed (2022)

 

Secondo album per i Leda (dopo Memorie dal futuro, qui recensito ai tempi dell’uscita), un disco breve ma incisivo, 30 minuti circa di alternative rock e musica d’autore, che trova nella voce di Serena Abrami (impegnata anche ai synth e alla chitarra acustica) il canale preferenziale con cui esprimere emozioni e sensazioni. La band, completata da Enrico Vitali (chitarra, e-bow, voce), Giorgio Baioni (basso, voce) e Fabrizio Baioni (batteria/electribe) ripropone come all’esordio scrittura solida e arrangiamenti misurati con attenzione, segno della maturità con cui si muove l’elegante quartetto. Ne conseguono brani ottimamente costruiti, tra tutti Insonnia, sviluppata insieme ai violini di Kate Agostino e al pianoforte di Alessandro Apolloni (che ha gestito anche l’arrangiamento degli archi), Tu mi bruci, registrata con Paolo Benvegnù (voce, chitarra) e la calibrata Quasi ombra. Il contesto, fatto di rock novantiano, frangenti emozionali e una predilizione per strutture che combinano ricerca testuale e cura dei suoni ricorda gli Scisma, seppure le anime dei marchigiani sono molteplici e sfaccettate. Si leggono così gli affascinanti squarci elettronici ben inseriti nel fluire complessivo, un alone oscuro da wave inglese che permea alcune trame di Marocco speed e che si mescola con la sostanziale raffinatezza dei Leda, nuovamente autori di un prodotto profondo e suggestivo. (Luigi Cattaneo)

Marocco speed (Video)



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