Disco davvero pregevole questo
Excalibur V - Move, Cry, Act, Clash! di Alan Simon (flauto, armonica,
chitarra), uscito nel 2021 e ultimo capitolo di una carriera molto lunga, in
cui il bretone si è destreggiato anche con la scrittura e il cinema. L’epica
saga targata Excalibur si arricchisce con questa quinta parte, che vede
coinvolti un numero molto ampio di musicisti (impossibile citarli tutti, basti
pensare che nella band troviamo la chitarra di Paolo Ballardini, Steve Hackett
dei Genesis e Martin Barre dei Jethro Tull), oltre che un’orchestra sinfonica a
rendere il tutto ancora più epico. Non mancano nemmeno i classici ospiti, tra
cui Bernie Shaw (Uriah Heep), Jerry Goodman (Mahavishnu Orchestra), Roberto
Tiranti (Labyrinth), Michael Sadler (Saga), John Halliwell (Supertramp), Jesse
Siebenberg (Supertramp), John Wetton (Asia, King Crimson, a cui è dedicato l’album),
Mick Fleetwood e Jeremy Spencer (Fleetwood Mac) e Richard Palmer James (King
Crimson), bravissimi nell’assecondare le idee di Simon, strutturate tra
progressive, hard rock, folk e blues e condensate da un certosino lavoro in
fase di arrangiamento. Non ci sono cali all’interno dei dodici pezzi che
compongono l’opera, consegnando così all’ascoltatore l’ennesimo ottimo disco da
ascoltare con attenzione e la dovuta calma per assaporare al meglio le tante
sfumature presenti. (Luigi Cattaneo)
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