Debutto per i Klidas, band formata da Emanuele Bury
(chitarra, voce), Francesco Coacci (basso, voce), Samuele De Santis (sax),
Alberto Marchegiani (tastiere, synth) e Giorgio Staffolani (batteria), che con No
harmony, uscito per l’australiana Bird’s Robe, firmano un’opera prima
elegante e ispirata. L’alternanza di attimi tenui e onirici con sfuriate elettriche
funziona, un crossover di jazz, post e progressive che catapulta in luoghi della
mente indefiniti, un racconto per immagini manipolato con sapienza da un
quintetto che guarda con personalità a Radiohead, Swans e Secret Chiefs 3. Incantevoli
le trame di De Santis, così come il fine lavoro di Marchegiani e la chitarra di
Bury, che delinea scenari psichedelici avvolgenti, ma è tutto l’insieme a
sorprendere, basti ascoltare brani come Arrival e Not to dissect,
esempi di un disco affascinante e suggestivo. (Luigi Cattaneo)
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