Uscito nel 2016, Con
Alma Trio meets Jerry Bergonzi, è un lavoro che da subito mi ha affascinato,
soprattutto per via dell’entusiasmo e dell’interplay di alto livello che si
percepisce passaggio dopo passaggio. Il trio, Vito Di Mogugno (organo Hammond),
Guido Di Leone (chitarra) e Mimmo Campanale (batteria), incontra il sax di
Bergonzi, bravissimo in ogni intervento e capace di amalgamarsi con grande
facilità al resto della band, donando una prestazione encomiabile per la
riuscita del disco. Gli spunti sempre affascinanti dell’Hammond vengono
ampiamente sostenuti da un groove ritmico costante, su cui si adagiano le note
del sax dell’americano, ma è tutto il gruppo a muoversi con sicurezza lungo un
album dove la scrittura è stata ben divisa tra i vari interpreti, che hanno
regalato non solo una prova tecnicamente matura, ma hanno anche dimostrato un
songwriting attento e curato. Ovviamente il suono dell’organo è molto
caratterizzante (e Di Modugno è tra i massimi esponenti dello strumento) ma la
bellezza di quest’opera risiede nel senso di collettività che viene espresso in
brani come Bi-Solar, Kynard, Blue night e Maki Papi,
ricchi di fantasia, suggestioni, tecnica e swing. (Luigi Cattaneo)
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