martedì 21 maggio 2013

OXHUITZA, Oxhuitza Demo (2011)


Il nome incuriosisce. Oxhuitza (pronunciato Osciuiza). Che significa? Presto detto. Il buon Luca Bassignani, chitarrista e factotum del progetto, mi informa che si tratta del  nome che i Maya (sì, ancora loro!) avevano dato al sito archeologico di El Caracol (Belize). Svelato l’arcano, passiamo a quello che a noi sta più a cuore. Ed è con piacere che ammetto di essermi imbattuto in una band strumentale davvero fresca e con tanta voglia di emergere, anche se ovviamente è presto per qualunque giudizio definitivo in quanto il demo in mio possesso presenta solo tre brani per neanche 15 minuti di musica. Ma bastano per capire qualcosa. L’iniziale Mano di Luna parte nel segno del metal. Ci sono i Dream Theater nella chitarra di Bassignani che viene appoggiata dalle tastiere di Gabriele Guidi, salvo poi giungere in territori più riflessivi dove il tocco diventa lieve e si avvicina a certe intuizioni del rock nostrano. Brano suggestivo che fa il paio con Kirky. Qui le tastiere diventano parte essenziale del sound e Guidi ha la possibilità di lanciarsi in soli e momenti sinfonici in linea con certo progressive metal, complice Bassignani che in alcuni piccoli frangenti ricorda il suono di Chuck Schuldiner (Death, Control Denied). Brano più complesso che sfiora il jazz rock nella parte centrale e mette in luce anche le buone doti della sezione ritmica. Parte forte anche l’ultima Luna di maggio, hard rock e progressive in cui i 4 possono lasciarsi andare a folle velocità per poi rallentare e mostrare l’ennesimo momento più ponderato a cura della chitarra di Bassignani. Questo può essere l’unico accorgimento sul quale lavorare in futuro, ossia diversificare almeno un po’ la struttura dei brani che in tutti e 3 i casi mostrano un inizio ed una fine da prog metal band e una parte centrale più meditativa. Per il resto, ci siamo. I brani è un piacere ascoltarli e i musicisti sono davvero molto preparati. Se Bassignani riesce a trovare una maggiore stabilità in sede di line-up credo che ne possa beneficiare anche la sua proposta. (Luigi Cattaneo)
 

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