Seconda uscita per
i bergamaschi Fusch! (dopo il già interessante Corinto del 2011) che tornano con un disco molto breve (25 minuti
circa) che però va inquadrato all’interno di una trilogia che si concluderà nel
2014. Mont Cc 9.0 First Act raccoglie
quanto già espresso in precedenza ma si spinge oltre, in direzione di una psichedelia
acida e fieramente violenta. La Jestrai Records, etichetta divulgatrice di
materiale spesso poco convenzionale, questa volta ha dato l’opportunità ai
Fusch! di intraprendere un discorso in cui trapelano influenze settantiane e
non solo. I brani di questo primo atto risultano
oscuri, visionari, vicini in alcune cose alla dark wave dei primi Siouxie and
The Banshes, permeati dai synth di Maria Teresa Regazzoni (anche voce del
gruppo) e dal muro di suono offerto dalla chitarra di Mario Moleri. Un trip che
vive i suoi momenti migliori quando l’assalto si confonde e si stempera nei
suoni vintage dell’hammond o in quelli della tromba di Pier Mecca (Sbando alle mancerie o la lunga Catherine Deneuve) che creano un
eccitante flusso sonoro psichedelico e magmatico. I Fusch! condiscono il tutto
con un attitudine stoner che può richiamare alla mente i grandi Kyuss o i più
recenti Queens of the Stone Age, soprattutto nelle dinamiche che si instaurano
tra il basso di Alessandro Dentico e la batteria di Pier Mecca. Funzionano
anche Broken T-Shirt, strutturata su
ritmiche sostenute e la chitarra penetrante di Moleri e Cosmogenesi 9.0, notturna e inquietante traccia caratterizzata da
un crescendo psicotico ossessivo e pieno di riverberi dark wave. Tante le idee
che emergono da Mont Cc 9.0 First Act,
un album immediato, roboante e ipnotico, pensato probabilmente anche per essere
eseguito in sede live, vista la tanta energia che riesce a sprigionare. Un buon
apripista per il capitolo successivo di questo trittico che dovrebbe vedere la
luce ad ottobre 2013. (Luigi Cattaneo)
Qui di seguito è possibile ascoltare l'intero Mont Cc 9.0 First Act
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