Oxhuitza (nome del sito
archeologico di El Caracol, Belize) è il primo lavoro uscito per la nuova
Mirror Records, etichetta costola della AMS/BTF che vede la direzione artistica
di Fabio Zuffanti, che qui svolge con cura e attenzione il ruolo del
produttore. Su queste pagine abbiamo già avuto modo di parlare di questo progetto
strumentale di Luca Bassignani, bravissimo chitarrista di Massa Carrara, che
arriva a questo piacevolissimo esordio facendosi coadiuvare da Rossano Villa,
che sposta il sound verso lidi maggiormente tastieristici, colorando anche i
tre brani già presenti sul demo di nuove e affascinanti sfumature. Non da meno
la significativa presenza di Carlo Barreca (dai Fungus) al basso e al flauto,
che aggiunge ulteriore colore alle già buone basi create dalla penna di
Bassignani e la forza dinamica di Cristian Giannarelli alla batteria. L’album
trasuda idee rifinite con un certo gusto e fuoriescono le diverse influenze che
hanno portato alla realizzazione del disco. Sicuramente la presenza di Zuffanti
e Villa assume un certo peso nella gestione e nella successiva creazione di un
platter dove convivono la passione per l’hard prog nel tocco di Bassignani ma
anche un incisivo carattere da jam band che può far pensare agli Ozric
Tentacles, in special modo nelle parti più psichedeliche e visonarie. Gli
Oxhiutza risultano però più immediati e meno cervellotici degli inglesi, grazie
ad una scrittura fluida, fresca, in cui gli intarsi tra la chitarra di
Bassignani e le tastiere di Gabriele Guidi (tratte dal demo e riutilizzate per
l’occasione) e quelle di Villa (validissimo costruttore di melodie all’Hammond,
al Mellotron, al Moog, al piano e al Fender Rhodes) sono sempre piuttosto
evocativi. La capacità di mutare pelle è avvertibile nei passaggi jazzati o
funky che sono presenti qua e là nei sei brani, sempre pensati ed eseguiti in
maniera precisa e discretamente raffinata. Non mancano inoltre momenti più
tipici del prog sinfonico e altri ascrivibili alla fusion, per un risultato
finale suggestivo e indubbiamente interessante. Buona la prima per questo nuovo
nome del prog tricolore, ora è lecito aspettarsi, partendo da qui, ulteriori
sviluppi creativi. (Luigi Cattaneo)
Mano di Luna (Video)
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