domenica 9 giugno 2013

OXHUITZA, Oxhuitza (2013)


Oxhuitza (nome del sito archeologico di El Caracol, Belize) è il primo lavoro uscito per la nuova Mirror Records, etichetta costola della AMS/BTF che vede la direzione artistica di Fabio Zuffanti, che qui svolge con cura e attenzione il ruolo del produttore. Su queste pagine abbiamo già avuto modo di parlare di questo progetto strumentale di Luca Bassignani, bravissimo chitarrista di Massa Carrara, che arriva a questo piacevolissimo esordio facendosi coadiuvare da Rossano Villa, che sposta il sound verso lidi maggiormente tastieristici, colorando anche i tre brani già presenti sul demo di nuove e affascinanti sfumature. Non da meno la significativa presenza di Carlo Barreca (dai Fungus) al basso e al flauto, che aggiunge ulteriore colore alle già buone basi create dalla penna di Bassignani e la forza dinamica di Cristian Giannarelli alla batteria. L’album trasuda idee rifinite con un certo gusto e fuoriescono le diverse influenze che hanno portato alla realizzazione del disco. Sicuramente la presenza di Zuffanti e Villa assume un certo peso nella gestione e nella successiva creazione di un platter dove convivono la passione per l’hard prog nel tocco di Bassignani ma anche un incisivo carattere da jam band che può far pensare agli Ozric Tentacles, in special modo nelle parti più psichedeliche e visonarie. Gli Oxhiutza risultano però più immediati e meno cervellotici degli inglesi, grazie ad una scrittura fluida, fresca, in cui gli intarsi tra la chitarra di Bassignani e le tastiere di Gabriele Guidi (tratte dal demo e riutilizzate per l’occasione) e quelle di Villa (validissimo costruttore di melodie all’Hammond, al Mellotron, al Moog, al piano e al Fender Rhodes) sono sempre piuttosto evocativi. La capacità di mutare pelle è avvertibile nei passaggi jazzati o funky che sono presenti qua e là nei sei brani, sempre pensati ed eseguiti in maniera precisa e discretamente raffinata. Non mancano inoltre momenti più tipici del prog sinfonico e altri ascrivibili alla fusion, per un risultato finale suggestivo e indubbiamente interessante. Buona la prima per questo nuovo nome del prog tricolore, ora è lecito aspettarsi, partendo da qui, ulteriori sviluppi creativi. (Luigi Cattaneo)
 
Mano di Luna (Video)
 
 

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