giovedì 18 luglio 2013

PLATONICK DIVE, Therapeutic Portrait (2013)


Un nuovo nome di sicuro interesse si affaccia nell’affollata galassia di gruppi alternative che popolano la penisola, è quello dei livornesi Platonick Drive ,che con il debut Therapeutic Portrait  (pubblicato per la Black Candy Records) ci portano in un mondo in cui convivono post rock strumentale, psichedelia e squarci elettronici. Nulla di particolarmente nuovo e originale, sia chiaro, ma fatto indubbiamente bene e con una certa convinzione che seduce sin dal primo ascolto. Aspettatevi quindi crescendi melodici di grande impatto, solidità ritmica e una chitarra zeppa di feedback (cosa piuttosto tipica del genere). Il trio (Gabriele Centelli alla chitarra, al piano, ai synth e alla voce, Marco Figliè alla chitarra e ai synth, Jonathan Nelli alla batteria) sforna un album dove la componente acida gioca un ruolo non di ripiego, mostrando una verve rock riconducibile ai Verdena maggiormente psichedelici e strati di elettricità e distorsione che fanno pensare anche agli Explosion in the Sky e ai sempre sottovalutati Three Steps to the Ocean. Le tastiere e i sintetizzatori si fondono con chitarre che si muovono puntuali e nitide, in scia a quelli che sono i criteri base che animano questo genere. La costruzione dei vari episodi risente di canoni conosciuti ma non per questo meno efficaci e comunque sempre di ampio respiro atmosferico. Tra le punte massime del percorso bisogna citare la delicata Lovely Violated Innocence, l’elettronica di The Time to turn off your mind (suddivisa in 2 parti) e il bel singolo Youth. Un lavoro quindi animato dalla volontà di rimanere sospesi tra il taglio di un oscuro e decadente post rock e quello più elettronico/sperimentale, altalenante stilisticamente più per volontà che per difetto. Le premesse per stabilizzarsi con prepotenza all’interno della scena italica ci sono indubbiamente, il gusto e il vigore con cui i Platonick Dive hanno colorato questo esordio fanno ben sperare per un futuro ancora più roseo e sicuro. (Luigi Cattaneo)
 
 

      

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