martedì 18 febbraio 2014

HERETIC'S DREAM, Walk the Time (2013)


ProgressivaMente Blog è nato con l’intenzione di dare spazio non solo ai nomi noti del progressive ma anche a quelle realtà che ci girano intorno, che gli fanno l’occhiolino o che restano un po’ isolati dall’attenzione dei prog fan più legati al periodo classico. In questo contesto entrano anche gli Heretic’s Dream. Il gruppo nasce nel 2010 quando Andrej Surace (chitarra) e Francesca Di Ventura (voce) si trasferiscono a Londra e riescono a pubblicare nel 2012 The unexpected move, un album che ottiene buoni riscontri sia in Italia che all’estero e che permette al gruppo di suonare parecchio in Gran Bretagna. In questo nuovo Walk the Time i due vengono affiancati da Carlo Nicolucci alla chitarra, Jacopo Greci al basso e Maurilio Di Stefano alla batteria e al flauto e da una serie di ospiti tra cui spicca Terence Holler dei mai troppo osannati Eldritch. Il loro sound è una miscela di hard prog, gothic mai troppo oscuro e new metal che sa tanto di Evanescence (non solo per la voce della Di Ventura) e Lacuna Coil, senza però dimenticare la lezione dei decani Dream Theater. Basi prog quindi ma molto mediate da un suono moderno e potente, in special modo nei secchi riff di chitarra che sono il motore del loro stile e nelle ritmiche asciutte e compatte. Il tutto però rimane estremamente semplice da ricordare, pur senza mai cadere nello scontato. Certo non ci sono novità di sorta ma neanche elementi tali da porre gli Heretic’s Dream in quel limbo di band devote alla tradizione (niente Gentle Giant o Banco del Mutuo Soccorso da queste parti). Il quartetto preferisce muoversi lungo canoni ora più complessi ora più leggeri, smussando laddove serve gli angoli più heavy della loro proposta. Già da Outcasted pare ovvio qualche riferimento alle atmosfere degli Evanescence di Amy Lee e si denota un bel lavoro di chitarra da parte di Surace e dello special guest Steve Volta, chitarrista attivo alla corte di Pino Scotto. Buone le trame metal di Chains of blood e Dreams falling e il piccolo omaggio ai Dream Theater di Behind the mirror, traccia comunque piacevole. Believing in you è una ballata per voce, chitarra acustica e flauto, mentre l’epica Fighting Time vede la partecipazione di Holler e The broken silence ha un mood sognante più vicino a canoni estetici progressive. Walk the time è un lavoro gradevole e che lascia intravedere le potenzialità della band, forse ancora non espresse compiutamente e del tutto. Manca ancora qualcosa per fare il salto di qualità ed è un peccato viste le solide basi dei musicisti presenti e la pregevole volontà di affermare un proprio sound, sintesi non sempre perfetta di elementi anche contrastanti tra loro. Band da tenere d’occhio per capire quali potranno essere gli sviluppi futuri della loro musica. (Luigi Cattaneo)

 

Chains of blood (Official Video)


http://www.youtube.com/watch?v=GrI9ZpLex18 

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