lunedì 14 luglio 2014

PETRA, Live at Carroponte


Carroponte si segnala sempre più come uno degli approdi sicuri dell’estate live milanese. Lo spazio sito in via Granelli a Sesto San Giovanni propone musica di vario genere praticamente ogni sera e a prescindere dai gusti musicali questa è sicuramente una buona notizia (per informazioni www.carroponte.org). Carroponte ha sempre dato ampio risalto alla scena alternative italiana ed estera ma di tanto in tanto il programma ha virato verso il jazz e in minima parte il prog (ricordo I Giganti di Terra in Bocca qualche anno fa). Per la rassegna AperiJazz, che qualche settimana fa ha ospitato il trio di Gaetano Liguori, il giorno 13 luglio si sono esibiti i Petra, band composta da Massimiliano Milesi (sax), Vittorio Marinoni (batteria), Michele Tacchi (basso) e Valerio Scrignoli (chitarra). La band ha impressionato per la duttilità delle scelte e uno spirito crossover che non sempre si trova quando si parla di jazz, segno della curiosità che contraddistingue il quartetto. L’oretta a loro disposizione è stata ben sfruttata per presentare quelle che saranno le composizioni del debut che dovrebbe essere pubblicato già quest’anno (almeno stando a quello che ci ha detto il leader Milesi a fine live). I Petra ci guidano lungo il tragitto in un melting pot di suoni in cui le chiare ascendenze jazz vengono frullate con la forza del rock, in un richiamo a quello che era il sound di Perigeo ed Arti & Mestieri. L’effetto vintage rimane solo nell’aria, perché le parti più hard ricordano invece i lavori di Junkfood e Nohaybandatrio, soprattutto quando Milesi si cala in un interplay solido con Scrignoli e le sfuriate ritmiche della coppia Tacchi-Marinoni. I passaggi più ardimentosi invece mi han fatto avvicinare i Petra a quanto proposto da Markus Stauss con i suoi Spaltklang nel disco In Between dell’anno scorso. Ovviamente si tratta di percezioni istantanee di chi ha ascoltato per la prima volta con estremo piacere una giovane e promettente band. I Petra hanno idee e coraggio di sporcare dinamiche jazz con elementi presi in prestito da altri mondi sonori, risultando interessanti e freschi. Gruppo da tenere d’occhio! (Luigi Cattaneo)

     

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