Carroponte si segnala
sempre più come uno degli approdi sicuri dell’estate live milanese. Lo spazio
sito in via Granelli a Sesto San Giovanni propone musica di vario genere
praticamente ogni sera e a prescindere dai gusti musicali questa è sicuramente
una buona notizia (per informazioni www.carroponte.org). Carroponte ha sempre
dato ampio risalto alla scena alternative italiana ed estera ma di tanto in
tanto il programma ha virato verso il jazz e in minima parte il prog (ricordo I
Giganti di Terra in Bocca qualche
anno fa). Per la rassegna AperiJazz,
che qualche settimana fa ha ospitato il trio di Gaetano Liguori, il giorno 13
luglio si sono esibiti i Petra, band composta da Massimiliano Milesi (sax),
Vittorio Marinoni (batteria), Michele Tacchi (basso) e Valerio Scrignoli
(chitarra). La band ha impressionato per la duttilità delle scelte e uno
spirito crossover che non sempre si trova quando si parla di jazz, segno della
curiosità che contraddistingue il quartetto. L’oretta a loro disposizione è
stata ben sfruttata per presentare quelle che saranno le composizioni del debut
che dovrebbe essere pubblicato già quest’anno (almeno stando a quello che ci ha
detto il leader Milesi a fine live). I Petra ci guidano lungo il tragitto in un
melting pot di suoni in cui le chiare ascendenze jazz vengono frullate con la
forza del rock, in un richiamo a quello che era il sound di Perigeo ed Arti
& Mestieri. L’effetto vintage rimane solo nell’aria, perché le parti più
hard ricordano invece i lavori di Junkfood e Nohaybandatrio, soprattutto quando
Milesi si cala in un interplay solido con Scrignoli e le sfuriate ritmiche
della coppia Tacchi-Marinoni. I passaggi più ardimentosi invece mi han fatto
avvicinare i Petra a quanto proposto da Markus Stauss con i suoi Spaltklang nel
disco In Between dell’anno scorso.
Ovviamente si tratta di percezioni istantanee di chi ha ascoltato per la prima
volta con estremo piacere una giovane e promettente band. I Petra hanno idee e
coraggio di sporcare dinamiche jazz con elementi presi in prestito da altri
mondi sonori, risultando interessanti e freschi. Gruppo da tenere d’occhio!
(Luigi Cattaneo)
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