Al Babele Prog Fest noi c'eravamo e Marco Causin ci ha raccontato impressioni ed emozioni di una serata davvero ben riuscita...
La serata si presenta molto bene all'Altroquando di Zero Branco (TV), locale conosciuto dagli appassionati di musica della zona in quanto ospita sempre eventi musicali molto interessanti (vedi le varie edizioni del Maximun Festival degli scorsi anni). Questa sera lo spazio è dedicato al progressive rock di qualità, grazie alla presenza di Fabio Zuffanti and Zband più altri due ensemble, i trevisani Quarto Vuoto, che aprono la serata, ed i Feat.Esserelà provenienti da Bologna. I Quarto Vuoto, artefici della pubblicazione del loro primo omonimo EP, si presentano come un quintetto di giovanissima età (la media vent'anni o poco più), proponendo un progressive molto atmosferico, d'impatto e ben equilibrato, caratterizzato dall'uso del violino suonato dal bravo cantante Federico Lorenzon. L'esibizione, di poco più di trentacinque minuti circa, è stata senza dubbio ottima e la band si è dimostrata all'altezza della situazione. Peccato che il violino uscisse poco dal mix del gruppo ed in generale i suoni non erano molto bilanciati. I Quarto Vuoto hanno eseguito brani davvero molto interessanti e gli unici difetti che ho potuto riscontrare sono probabilmente i testi un po’ acerbi e le forse evitabili declamazioni del cantante/violinista all'inizio di ogni brano. La seconda band a salire sul palco è una vera sorpresa: i Feat.Esserelà da Bologna si presentano come un trio (Renato Minguzzi alla chitarra, Francesco Ciampolini alle tastiere e Lorenzo Muggia alla batteria), con in più la presenza di uno strano manichino inanimato che la band ha simpaticamente definito “il cantante del gruppo”. Il sound di questi tre ragazzi è veramente impressionante. Pezzi interamente strumentali di breve durata (a parte la sarcastica No), ritmiche dispari complesse ed un tiro veramente incredibile! Ciampolini si occupa anche delle parti di basso ed è veramente fantastico vedere i perfetti incastri ritmici con la batteria di Muggia, tanto da non far rimpiangere l'assenza di un bassista. La chitarra ha un suono lancinante e molto anni settanta ed è anch'essa di pregevole fattura, soprattutto quando si lancia negli assoli o quando dialoga all'unisono con le tastiere. Una band veramente infuocata, tecnicamente ineccepibile, dal groove intenso e molto a suo agio su un palcoscenico. Anch'essi hanno pubblicato un cd molto valido dal titolo Tuorl. Per ultimi salgono sul palco gli headliner della serata, Fabio Zuffanti and Zband, ultima incarnazione di un’artista poliedrico che ha militato in moltissime band (Finisterre, La Maschera di Cera, L'ombra della Sera, Romher, solo per citarne alcune) e che stasera ci propone un mix dei suoi vari progetti passati ed alcune nuove composizioni. La band è eccezionale ed è composta da Paolo Tixi alla batteria, Martin Grice al sax/flauto, Giovanni Pastorino alle tastiere, Simone Amodeo alla chitarra e da Fabio Zuffanti al basso/voce. L'esibizione è stata ottima, sia per l’elevato valore delle tracce, sia per la grande performance di ogni singolo elemento. La serata è stata veramente piacevole e un plauso va anche all'organizzazione, in particolar modo allo staff dell'Altroquando (ottima la cucina!) ed a Pierpaolo della Moving Records e Comics, che grazie alla loro competenza, passione e cultura hanno potuto organizzare questo evento. (Marco Causin)
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