sabato 6 giugno 2015

THIRTEENTH HELL LEVEL, Thirteenth Hell Level (2014)


Esordio assoluto per i bresciani Thirteenth Hell Level (T.H.L.), band attiva dal 2010 e che si presenta con una formazione finalmente stabile e compatta (Federica Cressi alla voce, Roberto Mazzucchelli alla chitarra, Fiorenzo Consonni alla chitarra, Simone Agliardi al basso e Luca Massari alla batteria). Si parte bene con l’iniziale Master Domino, pezzo immediato, composto da riff di chitarra decisi e da un chorus brillante in cui da subito emerge la personalità di Federica. Si denota una certa attenzione per l’aspetto melodico e per il fraseggio, elementi che ritroviamo anche in Really Cruel, brano più hard rock ma ugualmente gustoso. Tracce di psichedelia aleggiano in Erythroxylum, senza dimenticare la matrice heavy che li contraddistingue, mentre Longway to Redemption vive di parti elettriche che si alternano con quelle acustiche, in un connubio che aumenta il senso profondo della traccia, una delle più sentite dell’album. War è invece maggiormente potente ma ha al suo interno dei passaggi quasi folk che rendono davvero piacevole il pezzo, così come non si rimane indifferenti di fronte a Somewhere, una ballata acustica soave e piena di grazia. Si cambia registro con Forget, attitudine trash per una tematica forte come lo stupro, mentre la conclusiva Sociopathic presenta spunti solistici interessanti. Chiudono il quadro due ispirate cover di classici come Born to be wild degli Steppenwolf e Honky Tonk Woman dei Rolling Stones. Lavoro adatto ai rocker più sfrenati e a tutti quelli che cercano vigore e impatto da un disco. (Luigi Cattaneo)

Really Cruel (Video)

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