Non è sempre semplice
creare il giusto feeling quando si compone in duo. Ci vuole la capacità di
intersecarsi, di affinare un interplay che deve risultare solido e non
prevedibile, di proporsi con libertà d’intenti da schemi precostruiti. Xavi
Reija (batteria) e Dusan Jevtovic (chitarra) avevano già pubblicato, sempre con
Moonjune Records, Resolution nel 2014,
in trio con Bernat Hernandez al basso (anche se era uscito con il nome del solo
batterista) e questo nuovo Random
Abstract conferma l’inclinazione verso una musicalità complessa ma
ugualmente ricca di melodie cangianti, tesa in direzione di aperture
improvvisate che defluiscono in un percorso sonoro costruito ad hoc. Questa
densa release a nome Xadu propone vette atmosferiche in cui si percepisce il
fine lavoro di Jevtovic e ritmiche dispari come base su cui sviscerare temi in
via di decostruzione. Un modo di esplorare suoni ed evitare steccati che
diminuiscono le zone da toccare con mano, facilitando l’espressività libertaria
del duo. La chitarra filtrata di Jevtovic sa delineare scenari vicini
all’ambient, in una carica introspettiva che costituisce parte essenziale del
sound, così come Reija sa essere preciso e dinamico, artefice di passaggi
colossali, sempre energici e molto puliti. Nitidezza di suono come marchio di
fabbrica ma anche una certa capacità di coinvolgere attraverso melodie
armoniose e una serie di eleganti soluzioni in cui solo a volte si sente
l’assenza del basso per completare il ricco quadro. Un lavoro di squadra che
porta alla creazione di bozzetti adatti ad essere considerati come soundtrack
immaginarie, cariche di effetti e sospensioni atmosferiche che non dimenticano
la lezione del jazz rock. Una musicalità che accarezza anche il math rock e la
fusion tout court, in una progressione di stili dettati dalla grande alchimia
tra Xavi e Reija, due musicisti che si completano anche in fase di scrittura
(equamente divise le tracce). L’eccentrico duo ha sfornato un disco piacevole
ed equilibrato, pieno di momenti complessi che si alternano ad altri più
agevoli, in un crescendo di intuizioni in bilico tra improvvisazione e calcoli
saggiamente soppesati. (Luigi Cattaneo)
Something in between (Video)
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