Un live in studio è
sempre un disco particolare, resoconto di quanto svolto sinora ma con quella
resa dal vivo che ovviamente fa parte della vita da palcoscenico di ogni gruppo.
L’assenza di pubblico può inficiare sulla resa finale del prodotto per una
probabile assenza di stimoli a dare quel qualcosa in più ma questo album di Il
Ballo delle Castagne (Vinz Aquarian alla voce, Diego Banchero al basso, Davide
Bruzzi alla chitarra, Roberto Lucanato alla chitarra, Marina Larcher alla voce
e Fernando Cherchi alla batteria) ha il giusto feeling e anche il forte pregio
di apparire spontaneo e genuino. Uscito in 108 copie e registrato ai Nadir di
Genova, racchiude pezzi propri e cover, partendo da una bollente versione di Tema di Gilgamesh, un dark prog notturno
e inquieto. La terra trema è un vero
capolavoro, che oltre a riferimenti psych ha un alone dark wave pieno di
fascino, mentre Il viaggio è più
vicina allo space rock e vede la presenza della Larcher alla voce. Marina è
presente anche nella successiva Odore di
benzina, brano degli Egida Aurea, I
giorni della memoria terrena è invece cantata da Vinz e ha un buonissimo
lavoro ritmico della coppia Banchero-Cherchi. Seguono l’omaggio al Battiato di Pollution con una buona rivisitazione di
Areknames, l’avanguardistica Omega, tra Amon Duul e Runaway Totem e
il finale di Fire in the sky degli
Yahowa 13, completamento psichedelico e ringraziamento spirituale per uno dei
gruppi cult dei ’70. Chi ama il suono di Il Ballo delle Castagne faccia subito
suo questo live a tiratura limitata, chi invece non conosce la band colga
l’occasione per scoprire questo curioso ensemble. (Luigi Cattaneo)
I giorni della memoria terrena (Video)
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