Lo splendido catalogo
dell’AMS si arricchisce di un nome che si discosta dal classico prog
sinfonico e preferisce cimentarsi in
strutture dilatate e dai tratti space. Stiamo parlando dei Cosa Rara, un
progetto nato nel 2005 e che dopo diversi cambi di line up arriva finalmente
all’esordio discografico. Chiaramente i riferimenti ai ’70 ci sono, soprattutto
quelli legati alla psichedelia e a tutto quello che gli sta intorno, con
sfumature elettroniche e progressive che garantisce un risultato finale solido
e di grande trasporto. Un viaggio strumentale fluido, energico e di impatto,
con la band abile nel sovrapporre e fondere vari strati di suono in modo
convincente. Esempio lungimirante sono brani di ampio respiro come la
meravigliosa Miraggio o
l’interessante chiusura di Innisfree,
pezzi che dimostrano come i Cosa Rara abbiano un background da cui attingere ma
non si soffermano unicamente su quello e provano a guardare oltre. Una
commistura di prog e psichedelia che denota idee e classe e che si sviluppa in
maniera costante lungo il tragitto, con i vari membri (Andrea Onesti alla
chitarra, Francesca Goria alle tastiere, Piolo Aluffi al basso e Maurizio Pinna
alla batteria) bravissimi nel creare un lavoro di equipe funzionale al sound,
evitando sterili digressioni solistiche a favore di un interplay tra le parti
di buona fattura. Ritmiche solide che permettono alla Goria di stupire con
passaggi di grande effetto, gli stessi creati dagli accordi di Onesti,
bravissimi nel fronteggiare la materia cercando di non cadere in abusati
clichè. Un debutto fortemente voluto che getta luce su una nuova e meritevole
band, capace di toccare le corde giuste per appassionare non solo gli amanti
del prog ma anche chi apprezza ensemble come Explosion in the sky e God is an
astronaut, proprio per quella capacità di creare fughe space rock con
l’utilizzo dei consueti strumenti a tastiera, elemento che contraddistingue la
musica del quartetto. Cosa rara è una
miscellanea cangiante di strutture e soluzioni affini ma diverse tra loro, che
si alternano e si incontrano con decisione all’interno di un’opera prima di
grande cura. (Luigi Cattaneo)
Havismat (Video)
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