Per questo nuovo
appuntamento con la rubrica Three Shorts Rewiev abbiamo analizzato tre album
molto diversi tra loro ma tutti interessanti e di nostro gradimento.
Partiamo con Il
Giardino della Bodhi, un progressive power trio di cui sono disponibili 4
lunghi brani in cui si denota una certa personalità abbinata ad idee e buone
capacità strumentali. Da seguire in attesa di un vero full lenght! Ecco uno dei
pezzi più rappresentativi del gruppo, The sentry of dawn https://www.youtube.com/watch?v=KxX5OLhidLU
Gran bel ritorno per
l’australiano Plini (dopo diversi ep), per chi non lo conoscesse artefice di un
progressive metal strumentale ad alto tasso emotivo. Il funambolico chitarrista
con Handmade Cities sa di poter
raggiungere la definitiva consacrazione e per questo si affida a fraseggi in
odore di Dream Theater (d’altronde non è un caso se Marco Minnemann ha fatto
parte della line up per un breve periodo) ma anche Animals as leaders, con
spunti fusion che si imparentano con il djent che tanta presa ha sui giovani progsters.
35 minuti di indubbia qualità sostenuti da virtuosismi e gusto melodico. Ecco
il video di Electric sunrise https://www.youtube.com/watch?v=Rv_a6rlRjZk
Chiudiamo segnalando un
lavoro che si discosta nettamente dai due di cui abbiamo appena parlato (ma a
noi piace così!) e che segna il ritorno sulle scene dopo 4 anni di Marco
Bugatti, già autore con l’alternative band Grenouille. Il cantautore milanese
lungo le sette tracce di Romantico
mostra il suo lato più intimo e personale (Vero),
senza rinunciare alla poetica ironica e dissacrante che è sempre stato marchio
di fabbrica della band madre (Mercoledì).
Marco ha mestiere nel passare con disinvoltura da momenti tirati (Che lavoro fa Diana?) ad altri
decisamente folk (Alice, La fabbrica), in cui ha raccontato sé
stesso e il mondo che lo circonda attraverso una direzione decisamente più
acustica rispetto al passato. Qui di seguito il link per ascoltare l'intero disco http://www.rockerilla.com/marco-bugatti-anteprima-streaming/
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