giovedì 20 luglio 2017

BRIDGEND, Rebis (2017)


Bridgend è il nome del progetto post rock di Andrea Zacchia (chitarre e synth), completato da Gabriele Petrillo (basso) e Daniele Naticchioni (batteria), trio che ha inglobato influenze prog e psichedeliche piuttosto consistenti. Rebis è un concept con tre voci narranti in cui i dialoghi, a volte un po’ ridondanti, esprimono riflessioni sull’esistenza e sui dubbi che ci accompagnano, una ricerca di risposte concrete che causano anche una certa paura verso l’ignoto e l’inesplorato. I tre atti del racconto narrano del viaggio di Rajas verso l’isola di Rebis, con trame musicali che non disdegnano il piglio prog dei Marillion e la psichedelia sognante dei Pink Floyd, una storia in cui il protagonista sarà accompagnato dal mentore Sattva e dall’amico Tamas, personaggi ai quali chiederà aiuto per sciogliere i legami che lo trattengono a Ys (e qui la mente corre al mitico disco del 1972 del Balletto di Bronzo). Oltre a tali riferimenti Zacchia ha instillato nel disco tratti tipici di band seminali come i Mogwai e i Caspian di Waking season, andando ad utilizzare macchine analogiche e microfoni ambientali per donare ampio respiro alle composizioni (espediente curioso e interessante). Il platter è quindi un susseguirsi di elementi emozionali che mirano a descrivere i pensieri di Rajas, con lievi spunti elettronici che completano un quadro in cui progressive e post rock ambientale vanno a braccetto. Il viaggio come sinonimo di scoperta (in questo sono comunque esemplificativi i testi di Lorenzo Polonio recitati da Roberto Bonfantini, Lodovico Zago e Gioele Barone, tutti impegnati in attività teatrali), come momento in cui trovare sé stessi e porsi quesiti, il tutto con una musicalità che riesce a sottolineare ad hoc i vari momenti del percorso. I ragazzi sono riusciti a sviluppare con cura idee già mature, che a volte si perdono un po’ perché soffocate dall’aspetto narrativo, sovente preponderante, ma i concetti espressi sono sicuramente avvincenti e mettono in mostra qualità che possono essere sviluppate per alimentare un tragitto versatile e proficuo. (Luigi Cattaneo)
 
Zain (Video)
 

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