I Disequazione
affondano le loro radici progressive nei primi anni ’80, momento storico del
new prog in cui iniziavano ad affiorare act come Twelfth Night e Marillion.
Geograficamente ci troviamo a Trieste, terra di confine che non ha molto
partecipato alla costruzione della storica scena prog italica (possiamo citare
il cantautore Gianni D’Eliso con Il mare del
1976 e i Revolver, anche se questi ultimi erano parecchio più vicini alla new
wave, mentre in tempi più recenti sono emersi i bravi Proteo). Qui avviene
l’incontro tra Giorgio Radi (basso) e Vinicio Marcelli (chitarra), musicisti
affascinati dal progressive britannico e da tutto ciò che aveva riguardato quel
tipo di suono nel decennio precedente, prima del rapido decadimento del
movimento. L’arrivo di Dario Degrassi (tastiere) risulta importante per i primi
passaggi live, momenti che cementificano il rapporto con gli appassionati del
genere, che non aspettavano altro che un rinascimento di certe sonorità.
Bisogna però attendere il 2016 per l’esordio ufficiale del gruppo (con i nuovi
Fiodor Cicogna alla batteria e Luca Sparagna al canto), Progressiva Desolazione Urbana, album in cui i triestini scelgono
di mantenere le stesse atmosfere degli esordi, sia per le timbriche che nella
scelta della strumentazione. Cinque brani classici, tra cui una lunga e
sontuosa suite strumentale, che rimandano inevitabilmente a band immortali come
Le Orme e Banco del Mutuo Soccorso, con l’iniziale Inutile bel biglietto da visita per aprire il platter. Sulla stessa
falsariga Il vaso di Pandora, con i
consueti tempi dispari e le tastiere di Degrassi ottimo collante dell’interplay
del quintetto. Più leggera ma comunque riuscita È giorno ormai (unica intorno ai 4 minuti), prima di Nel giardino del piccolo Gik, che
conferma una certa cura per l’aspetto melodico e per l’arrangiamento. La
chiusura è affidata alla già citata title track divisa in tre parti, ed è il
momento più riuscito e a tratti esaltante del lavoro, vera sintesi di una band
deliziosamente vintage e imbevuta di progressive, con Radi (bravo anche nella
composizione) e Cicogna vero motore ritmico di una ventina di minuti scarsi in
cui il crescendo, anche emotivo, è palpabile. Bravi i Disequazione, che dopo
oltre trent’anni ancora propongono il loro prog rock con la giusta e immutata
passione di sempre. (Luigi Cattaneo)
Teaser Album
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