Terzo lavoro per i
padovani Vuoti a Rendere, seppure molto breve con i suoi 17 minuti ma ad ora,
anche se potrebbe sembrare strano, quello più interessante e compiuto! Difatti
il trio (Filippo Lazzarin alla chitarra, alla voce e ai samples, Enrico
Mingardo all’organo e al piano e Marco Sartorati alla batteria e alle
percussioni), insieme a Marina Miola al violino e Luca Santoro al flauto, ha
deciso di dare libero sfogo ai propri istinti creando due lunghe tracce
praticamente strumentali, Cloroformio ed
Effetto collaterale, che sono quanto
di meglio prodotto dai ragazzi nel loro percorso. La band vira verso un
progressive d’annata, vintage, quello imparentato col pop psichedelico che
prediligeva l’utilizzo dell’organo sul finire dei ’60, richiamando due oscure
realtà solo da poco riscoperte come Underground Set e Psycheground Group,
unendo tali trame con un suono che sembra provenire direttamente da qualche
dimenticata soundtrack da spy movie del periodo. In tal senso vanno letti gli
omaggi a due storiche pellicole del genere western, Per un pugno di dollari e Il
buono, il brutto e il cattivo, nonché a due maestri come Sergio Leone ed
Ennio Morricone. Supplicium è un
piccolo lampo ma può segnare sicuramente il passo verso qualcosa di più
concreto e corposo, perché mai come questa volta il gruppo ha dimostrato di
avere idee chiare e una giusta strada da sviluppare. (Luigi Cattaneo)
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