sabato 17 marzo 2018

THE DANGER, The Danger (2017)


Attivi sulla scena heavy rock da vent’anni, i The Danger (ex Danger Zone Band) si contraddistinguono per testi in cui si coglie perfettamente lo spirito che li anima (il metal, la strada, gli amici, il gentil sesso), brani immediati e molto melodici e un’attitudine r’n’r inattaccabile che mi ha conquistato sin da subito. Marco Spinelli (storica voce dei Vanexa), Denis Bedetti (chitarra solista), Giorgio Crociati (chitarra ritmica), Nicola Sbrighi (basso) e Stefano Vasini (batteria) travolgono con la loro passione anche nel nuovo The Danger, disco doppio (gli stessi pezzi sono presenti in italiano e in inglese) molto accattivante. C’è da dire che l’album è sicuramente gradevole e non è semplice per me scegliere la versione preferita in quanto alcuni momenti sono meglio riusciti nella lingua madre, altri in inglese, scelta forse dovuta anche alla volontà di distanziarsi dalle tematiche del precedente Torno al porno. E così le prime due tracce, The Danger e Metallari/Metalheads, sono una lode al rock, all’heavy e alla loro attitudine di vita, un genere che Spinelli e soci non solo suonano ma vivono da decenni. L’assalto rock dei primi minuti si stempera nella seguente Scemo/Stupid, piacevole ma che non mi ha colpito particolarmente, mentre di grande impatto, anche testuale, è Il Libeccio (il mio bar)/The Bar, racconto di un luogo di ritrovo e della sua chiusura, emozioni e sensazioni che tanti di noi hanno vissuto sulla loro pelle. Muta R’n’R, tra i brani più ispirati del disco, è un momento nostalgico in cui Spinelli narra in maniera autobiografica profondi squarci della sua vita consacrata alla musica. Carica di buone vibrazioni è L’amore no/Through with love ma anche Bla Bla Bla, che critica le generazioni più giovani in maniera sincera e penetrante, due buone composizioni prima della grandeur ironica di Alpornonsicomanda/The porn wants what the porn wants che per un attimo torna alle tematiche care al recente passato del quintetto. La fuga verso la California è la cornice ideale per sbronzarsi ancora e tirare fuori del massiccio heavy rock e, perché no, avviarsi alla conclusione dando il Cattivo esempio/Bad example, come la miglior tradizione stradaiola esige! Il finale strumentale di Adrenalina/Adrenaline è da ascoltare ad alto volume, per sentire che i The Danger, pur non prendendosi troppo sul serio, non sono di certo gli ultimi arrivati e lo confermano con un graditissimo come back. (Luigi Cattaneo)
 
The Danger (Official Video)
 

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