martedì 13 marzo 2018

AERODYNE, Breaking free (2017)


Dall’incontro tra due band di Goteborg nascono un paio di anni fa gli Aerodyne (Daniel Almqvist alla voce e alla chitarra, Johan Bergman alla chitarra, Timmy Kan al basso e Christoffer Almqvist alla batteria), quartetto hard rock glam che fa il pieno di riff heavy e chorus ottantiani di grande presa. Dopo l’ep Old flames die hard del giugno 2016, gli svedesi tornano ora con Breaking free e confermano l’attitudine sleaze rock manifestata con il breve debut. “Volevamo creare qualcosa di onesto, crudo e genuino”, sono le parole del vocalist a rappresentare ciò che c’è all’origine del disco, già a partire dall’iniziale As above, so below, classico brano d’apertura tirato e potente, con le due chitarre che creano un bel muro elettrico. Il bis arriva con la seguente Comin’ for you, hard rock melodico con le sei corde sempre in primo piano, mentre la title track rimanda maggiormente alla NWOBHM, pur senza dimenticare la lezione di Motley Crue e Hanoi Rocks. Aerodynamic è tra i pezzi più irresistibili, un hard & heavy che guarda al passato storico del genere, così come ottima è Pedal to the floor, piena di impeto e groove. Lo street metal di We all live a lie e l’heavy di Until you’re gone ci traghettano con forza verso la bordata di Setting hell on fire e Run away, in cui troviamo Danny Rexon dei Crazy Lixx alla voce, band similare e tra le più interessanti dell’hair metal svedese. L’inizio da ballad trae in inganno, perché anche la conclusiva Back to back è grande hard rock senza fronzoli, bel finale di un platter molto gradevole e che merita sicuramente dei complimenti, gli stessi che vanno fatti alla Street Symphonies Records e all’Atomic Stuff che puntano sempre su realtà underground di indubbio valore. (Luigi Cattaneo)
 
Official Album Teaser
 

Nessun commento:

Posta un commento