sabato 30 giugno 2018

ECHO ATOM, Redemption (2018)


Il progetto Echo Atom nasce nel 2016 grazie a Walter Santu (chitarra), Giuseppe Voltarella (basso) e Alessandro Fazio (batteria), un trio strumentale che ha da subito focalizzato il proprio interesse verso un suono emozionale e fatto di chiaroscuri che rimandano al filone post. Il genere viene però qui smussato da un’attitudine prog che è l’influenza comune del gruppo e trova posto tra i venti minuti di Redemption, ep pubblicato grazie alla Seahorse Recordings, sempre attenta verso l’underground nostrano. Il mood introspettivo dell’album fa pensare che anche la psichedelia abbia avuto un certo peso nella crescita artistica dei romani, bravi nel creare composizioni che puntano molto sul pathos invece di soffermarsi vanamente nella ricerca esasperata del colpo ad effetto o di qualche virtuosismo fuori contesto. La scelta colpisce da subito con Awakening, di cui bastano poche note per capire quale sia la direzione intrapresa dai capitolini ma non sono da meno Path e l’ottima title track, intrise di spirito post e background progressivo, un dualismo che spesso abbiamo ritrovato in tanti gruppi della scena. Forza e ricchezza espressiva si sposano in Dreamcatcher, prima del bel finale di Peaks, che conferma le buone idee in seno alla band e la vicinanza espressiva con act importanti come Explosion in the Sky e Caspian ma anche con realtà nostrane ancora troppo poco conosciute come The Singer in Dead e Slow Nerve. (Luigi Cattaneo)
 
Redemption (Video)
 

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