martedì 12 giugno 2018

SINTESI DEL VIAGGIO DI ES, Il sole alle spalle (2017)


Un monicker cosi particolare, Sintesi del viaggio di Es, mi aveva fatto pensare ad un ensemble sinfonico, vintage, settantiano in tutto e per tutto. È così solo in parte, perché i bolognesi (Nicola Alberghini alla batteria, Marco Giovannini alla voce, Eleonora Montenegro al flauto e al tin whistle, Sauro Musi alla chitarra, Maurizio Pezzoli alle tastiere e Valerio Roda al basso) si riallacciano al discorso prog dei Sithonia (indispensabili per il genere alla fine degli ’80 inizio ’90 Lungo il sentiero di pietra e Spettacolo annullato, entrambi editi da Mellow Records), di cui ritroviamo qui tre membri e quello folk cantautorale dei Meseglise (con cui condividono la voce espressiva di Giovannini e di cui ci siamo occupati ai tempi dell’uscita di L’assenza). Il sole alle spalle (Lizard Records) unisce sentori acustici, passaggi sinfonici come vuole la tradizione, cura per l’aspetto testuale e arrangiamenti raffinati, il tutto tenendo ben a mente di essere affabili tramite l’utilizzo di una forma canzone elegante e venata di malinconia. Il progressive del gruppo si avvicina a quello dei New Trolls nei passaggi più melodici e predilige un approccio diretto alla materia sin dall’iniziale Segnali, pezzo che chiarisce da subito qual è la direzione sonora del disco. La canzone d’autore sposa il prog in Sabbia (tra le mani), mentre si ricama un posto di rilievo la Montenegro in Altra idea, con il flauto che ha sempre qualcosa di magico e lontano. Una fine ricerca sui suoni accompagna Ritornano stanotte ma è con L’altra parte buia che abbiamo uno dei momenti migliori, quintessenza del pensiero musicale degli emiliani, così pregna di umori e situazioni coinvolgenti. Maggiormente rock Il patto non scritto ma ugualmente convincente, un attimo di aggressività che vede il suo contraltare nella delicata L’illusione, segnata dall’interplay aggraziato tra Musi e la Montenegro. Il finale è appannaggio della title track, bellissima suite in cinque movimenti che è estrema sintesi del background dei musicisti, che si dipanano tra fraseggi lievi, sferzate più dure e un crescendo narrativo da brivido, suggello di un disco che entra lentamente sottopelle ma rivela con l’ascolto una forza comunicativa di grande impatto e pathos. (Luigi Cattaneo)
 
Album Trailer
 

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