sabato 4 agosto 2018

AIRPORTMAN, Dust & Storm (2017)

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Tornano gli Airportman (Giovanni Risso ai synth, Marco Lamberti alla chitarra, Paolo Bergese al vibrafono e all’elettronica), con un quattordicesimo album in cui il gruppo ha scelto la via del concept strumentale, lasciandosi guidare dall’affascinante storia delle tempeste di sabbia e polvere che colpirono negli anni ’30 parte degli Stati Uniti. L’aridità che durò quattro anni, provocando malattie e profondi disagi, viene descritta seguendo una narrazione che è lecito definire filmica, una sceneggiatura immaginaria che trova nel post della band l’ideale linea guida per delineare atmosfere commoventi, emozionanti e inquiete, perfette per descrivere il dolore e la mestizia di avvenimenti così tragici. L’interplay tra il trio crea suggestioni intense e liriche, quaranta minuti che entrano sottopelle dopo alcuni attenti ascolti, un incanto in cui ci si perde immaginando scenari lontani, soundtrack di un viaggio decadente e onirico. Il post rock si tinge qua e là di folk e country, in linea coi paesaggi americani evocati ma non dimentica escursioni nella psichedelia, sempre con un occhio di riguardo per arrangiamenti che esaltano la struttura narrativa dell’opera. Quiete, tempesta e desolazione caratterizzano Dust & Storm, malinconica e sublime esperienza nel profondo di un racconto lontano e suggestivo. (Luigi Cattaneo)

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