I Sendorma sono un
quartetto torinese formato da Edoardo Pacchiotti (voce, chitarra, hammond e
rhodes), Tommaso Ainardi (basso), Simone Guzzino (chitarra, rhodes, basso) e
Fabio Fornaro (batteria), a cui va aggiunta la presenza tutt’altro che
secondaria di Luca Vicini (impegnato ai synth, al basso, alla chitarra, al
banjo, al bouzouki e allo xilofono). Notturno
1., come sottolinea il titolo, è un album dai tratti malinconici, capace di
toccare con mano sicura shoegaze, post e rock, un racconto sincero ed
emozionale che oscilla tra vibranti ballate e parti aggressive. I nove brani
risultano freschi ed immediati, forti di un songwriting che punta molto su
impatto e fraseggi vellutati, capace di coniugare la lezione dei Muse con il
rock dei Negramaro e dei Marlene Kuntz più lievi, avvicinandosi anche al mood
di gruppi emergenti come Malmö e Wi Id. Da analizzare anche i testi, realizzati
in collaborazione con il poeta Luca Ragagnin, che ben si sposano con il sound
della band, in cui le vibrazioni elettroniche incontrano strumenti come il
wurlitzer di Alberto Formichella nella conclusiva melodia di Notturno o il sax di Denis Torchio
nell’iniziale suggestione di Alba lenta.
Da segnalare anche il flauto traverso di Francesca Perdoncin, che colora con
note tenue e delicate tracce di ottimo livello come Distratta, Il potere del
silenzio, Interregno e Ogni giorno. I Sendorma, con Notturno 1., firmano un debutto che
abbina comunicatività e passione, forma e sostanza, un racconto che risulta
convincente per tutta la sua durata e che lascia intravedere interessanti
spiragli futuri. (Luigi Cattaneo)
Brucia (senfina lumo) (Video)
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