sabato 25 agosto 2018

NIRNAETH, The Extinction Generation (2015)


Bloccato dal 2015, vede finalmente la luce The extinction generation, disco che riporta a galla il nome dei Nirnaeth, band devota ad un thrash speed metal che non disdegna affatto incursioni nell’heavy classico epicheggiante di Armored Saint, primi Savatage e Iron Maiden degli esordi. Nati nel lontano 1990 a Bergamo, dall’incontro tra Marco Lippe (voce e batteria) e Marco Tombini (chitarra), il loro thrash rimanda alla Bay Area storica, quella di Exodus e Forbidden e nel corso del tempo hanno aperto i concerti per gente del calibro di Cradle of Filth, Strana Officina ed Extrema. Dopo due demo e un lavoro autoprodotto, la band si è riformata nel 2007, arrivando a pubblicare questa nuova opera con una formazione che vede oltre al mastermind Lippe, Danny Nicoli alla chitarra, Luca Algeri al basso ed Elena Lippe dei Feronia (da recuperare il loro nuovo disco) alla voce, presente a dire il vero solo nell’iniziale We forget to think, nella notevole Blind hate, nella divertente cover di Blitzkrieg Bop dei Ramones e nella potente The human bankrupt. The extinction generation è il sunto di una carriera vissuta nell’underground, diviso tra brani storici, rivisitazioni, inediti e bonus tratte da demo e compilation, quasi trent’anni condensati in idee e concetti espressi con certezza e un songwriting affinato e ricco di felici spunti. I Nirnaeth dopo tanti anni ribadiscono come il loro cuore sia rimasto ancorato al periodo storico del genere, con i calibrati riff di Nicoli che incontrano una coppia ritmica aggressiva e precisa, protesa in un sound veloce, capace di autentiche bordate heavy ma anche di attenuare la tensione con passaggi strumentali e momenti melodici. Lo sviluppo delle trame definisce un approccio compositivo che non lascia nulla al caso, struttura furia e complessità e le convoglia in un processo creativo fluente e dinamico. (Luigi Cattaneo)
 
We forget to think (Video)
 

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