Nati solamente due anni
fa, i John Malkovitch! (Luca Santi e Leonardo Tommasi alle chitarre, Manuel
Negozio al basso e Francesco Tiberi alla batteria) esordiscono con The irresistible new cult of selenium,
lavoro strumentale che esalta il concetto di post rock, un genere che oramai si
è stabilizzato dentro certi canoni ma, che se suonato con idee, riesce ancora
ad essere maestoso e affascinante. Il quartetto riesce nell’impresa, anche se
in maniera non del tutto continua, forti di un sound robusto ma che non
dimentica la giusta dose di suggestione, un pathos filmico che ha trovato nella
produzione di I dischi del Minollo la casa ideale. Riferimenti ai Mogwai e agli
Swans, ma anche un’attitudine accostabile al percorso degli Aikira o The singer
is dead, con parti rallentate e improvvise accelerazioni, dilatazioni che
contraddistinguono pezzi molto lunghi ma con struttura analoga, frutto di un
lavoro di scrittura a spirale che oscilla tra impeto e quiete. Tra temi plumbei
e risvolti melodici, i quattro movimenti confluiscono uno dentro l’altro, in
una sorta di intensa suite giocata su chiaroscuri e contrasti, in cui il
quartetto lascia libero fluire al pensiero, cercando di costruire dinamiche
aperte pur all’interno di un contesto definito. Il mood è quello della
soundtrack, un corrente che trasporta al suo interno echi wave, trame delicate,
fluttuanti note psichedeliche e visioni oscure, un crogiuolo di umori che in
sede live potrebbe ulteriormente arricchirsi e riservare maggiori sorprese. (Luigi
Cattaneo)
The irresistible new cult of selenium (Full album Video)
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