Il programma
Domenica 7 ottobre: F.I.T. Found In Translation
I testi di F.I.T. sono costituiti da stralci di lingue provenienti da regioni remote della Molkaya, non ancora del tutto esplorate, e abitate da popolazioni che si differenziano tra di esse per usi, costumi e attitudini.
Massimo Giuntoli prosegue nel suo percorso di esplorazione del controverso rapporto tra testo e musica, approdando con F.I.T. ad un’alquanto improbabile lingua universale che si prende gioco tanto dei confini tracciati sulla Terra dalla specie più evoluta del nostro pianeta quanto del concetto di "straniero" ancora così profondamente radicato nella società dell'uomo contemporaneo.
Una lingua inventata, deliberatamente priva di alcun valore semantico, a creare inganni fonetici e assonanze capaci di evocare idiomi reali provenienti dalle latitudini più disparate della geografia umana. Cui corrisponde un linguaggio musicale sospeso e imprevedibile
Domenica 21 ottobre: David Venitucci.
Nato a Grenoble, David Venitucci, ha iniziato lo studio della fisarmonica all'età di 8 anni. Ha poi proseguito gli studi presso l'Institut André Thepaz di Chambery e al Conservatorio di Musica di Grenoble, dove ha vinto il primo premio nel 1990. David si è poi dedicato allo studio del jazz e della musica improvvisata.
Fisarmonicista e compositore, si trasferisce a Parigi nel 1994, moltiplicando esperienze e incontri. Accompagna il regista teatrale Alfredo Arias e molti artisti sul palco, tra cui Romain Didier, Alain Leprest, Annie Fratellini, Francis Lemarque, James Germain.
Prende parte a svariate formazioni jazz: This Time di David Linx e Diederick Wissels, Time Zone di Christophe Wallemme, Diagonale di Jean Christophe Cholet, il quartetto di Daniele Goyone, Dans Le Décor di Hubert Dupont, Absolute Orchestra di Toufic Farrouck.
David è co-fondatore del trio Hradcany, con Serge Adam e Philippe Botta. Lo si può ascoltare al fianco di Nelson Veras, Stephane Guillaume, Stephane Huchard, Minino Garay, Isabelle Olivier, Peter Erskine, Antoine Banville, John Greaves, Youn Sun Nah. Nel 2003 pubblica Cascade, la sua prima registrazione solista, per la quale ha ricevuto il Grand Prix Gus Viseur.
Tra le più importanti collaborazioni, quella con il bassista Renaud Garcia-Fons, che Integra il quartetto La Linea Del Sur nel 2007 e il trio La Vie Devant Soi nel 2015 (Tours in Francia, Germania, Stati Uniti, Argentina, in Brasile, Cina ...). Nel 2014 David Venitucci ha suonato e registrato lo spettacolo La Belle Excentrique, con il soprano Patricia Petibon Olivier Py e la pianista Susan Manoff. Sempre nel 2014 ha dato vita al proprio trio, con il trombonista Denis Leloup e il batterista Christophe Marguet, pubblicando l'album Travelling per l'etichetta tedesca Enja Yellow Bird.
Domenica 4 novembre: La Zuccheria
La Zuccheria nasce come laboratorio di suoni per concretizzare le idee e le intuizioni musicali dei componenti del gruppo, che, prendendo spunto da diversi generi, il prog, il jazz, il folk e la canzone, ne travalicano le forme consuete rimodellandole con un'identità propria.
L' impasto dei tre strumenti acustici, arricchito dall'uso della voce, caratterizza il colore delle composizioni e permette rielaborazioni originali. La Zuccheria è un contenitore di situazioni musicali, circostanze ritmiche, volontà espressive e fantasticherie improvvisative.
Clara Zucchetti - Musicista poliedrica, diplomata in percussioni, collabora in diverse formazioni musicali come vibrafonista, percussionista, tastierista e cantante. Vanta collaborazioni con Paolo Tomelleri, Damiano Della Torre, Massimo Giuntoli, Jonathan Coe e l’Orchestra dell’Accademia Teatro Alla Scala.
Giulia Larghi - Diplomata in violino, si dedica in seguito anche alla musica popolare e al jazz. Oltre a collaborare con diverse orchestre, suona in varie formazioni con cui si esibisce in Italia, Svizzera, Portogallo, Austria, Irlanda, Moldavia, Francia, Spagna e Olanda.
Simone Mauri - Specialista del clarinetto basso, si dedica principalmente alla musica improvvisata e al jazz. Suona in italia e all'estero collaborando con musicisti e formazioni come: Lester Bowie, Mario Arcari, Ferdinando Faraò, Artchipel Orchestra, Keith e Julie Tippet, Giovanni Falzone, Chris Cutler, Anne-Lise Foy, Gianluigi Trovesi e altri.
Simone Mauri - Specialista del clarinetto basso, si dedica principalmente alla musica improvvisata e al jazz. Suona in italia e all'estero collaborando con musicisti e formazioni come: Lester Bowie, Mario Arcari, Ferdinando Faraò, Artchipel Orchestra, Keith e Julie Tippet, Giovanni Falzone, Chris Cutler, Anne-Lise Foy, Gianluigi Trovesi e altri.
Domenica 18 novembre: Sonata Island Quartet
Un anomalo quartetto per flauto e archi, che emula l’organico classico togliendo la viola e aggiungendo un contrabbasso, grazie al quale si sentono tracce di rock e jazz.
In programma musiche degli anni 2000: una suite da una celebre composizione di Giovanni Sollima, Spasimo, la chiesa sconsacrata sulle mura dell’antica Palermo, con il flauto al posto del violoncello solista; una reinvenzione post-moderna di un song della grande tradizione del musical, May in Paris di Emilio Galante, ricostruzione di sapore stravinskiano di April in Paris; un Phase Quartet di Eloisa Manera, dove si sente il modello di Steve Reich. Ci sono poi alcune nuove versione di musiche registrate in Sonata Islands goes R.I.O., registrato nel 2012. Tre composizioni di Fred Frith, (Norrgarden Nyla, Snake eating its tail e Hands of the Juggler) e una composizione di Emilio Galante dedicata ai Thinking Plague.
In programma musiche degli anni 2000: una suite da una celebre composizione di Giovanni Sollima, Spasimo, la chiesa sconsacrata sulle mura dell’antica Palermo, con il flauto al posto del violoncello solista; una reinvenzione post-moderna di un song della grande tradizione del musical, May in Paris di Emilio Galante, ricostruzione di sapore stravinskiano di April in Paris; un Phase Quartet di Eloisa Manera, dove si sente il modello di Steve Reich. Ci sono poi alcune nuove versione di musiche registrate in Sonata Islands goes R.I.O., registrato nel 2012. Tre composizioni di Fred Frith, (Norrgarden Nyla, Snake eating its tail e Hands of the Juggler) e una composizione di Emilio Galante dedicata ai Thinking Plague.
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