Duo sperimentale quello formato da Nicola Bogazzi e Gabriele Gasparotti,
che con Extrema Ratio tentano la
difficile carta di unire elettronica, concrete musique alla Michel Plourde,
minimalismo memore della lezione di Philip Glass e avanguardia (anche di natura
prog). Lo spunto nasce dalla lettura della sceneggiatura di Maldoror – Il dio selvaggio (o malvagio,
vista la correzione fatta a margine dal regista), film di Alberto Cavallone mai
visto da nessuno perché bloccato da gravi problemi di censura e che si perse in
seguito al fallimento dell’allora casa di produzione della pellicola
misteriosa. La copia, ricevuta per merito di Davide Pulici, fondatore e
caporedattore di Nocturno, fa il paio
con il ritrovamento delle partiture della colonna sonora originale (ad opera di
Rosario Maria Montesanti, anche aiuto regista).
Ovviamente il clima che si respira è quello della soundtrack, con
i due bravissimi nel narrare senza aver visto nulla, un modus operandi in cui
la suggestione diviene elemento lirico centrale di un contesto chiaramente
ombroso, velato, che si perde nella leggenda. La strumentazione analogica dei due
finisce per fare la differenza e l’interplay tra i synth, le chitarre
(preparate ed acustiche) e gli elementi ritmici e percussivi, assume contorni
inaspettati e sinuosi, immaginifici nel trasporre in note un racconto plumbeo e
visionario.
Complimenti ai toscani, che insieme a Pulici, compiono un lavoro di
ricerca notevole e danno lustro ad una delle tante opere nascoste e
dimenticate, o come il caso di Maldoror,
avvolte da un grande e affascinante enigma. In appendice il link del trailer Maldoror – Il mistero, documentario con
le musiche di Bogazzi e Gasparotti che si trova nel dvd Spell, Dolce Mattatoio dello stesso Cavallone. (Luigi Cattaneo)
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