Nati nel 1995, gli
HeavenBlast hanno al loro attivo solo due dischi, l’omonimo del 2003 e Flashback del 2007, un percorso tortuoso
che li ha portati solo nell’anno appena passato alla pubblicazione di Stamina, con la line up che vede
coinvolti Chiara Falasca (voce), Donatello Menna (chitarra e basso), Matteo
Pellegrini (tastiere) e Alex Salvatore (batteria), più una serie di special
guest importantissimi per dare vita ad un suono figlio degli anni di nascita
della band, quando il power era tra i generi heavy più fecondi. Nel caso
specifico, il quartetto ricorda tanto gli Angra quanto i nostrani Labyrinth,
nonché gli Athena del cult A new
religion? (i più attenti forse ricorderanno questa ottima formazione). Il
disco rimane molto melodico anche nei momenti più tirati, facendo emergere il
substrato sinfonico ma anche una certa attitudine hard rock ed heavy prog, con
le qualità tecniche degli abruzzesi utilizzate sempre in funzione di brani
corali, alcuni tra l’altro davvero significativi, come Purity, impreziosita dal violino di Danilo Florio e Sinite parvulos venire ad me, in cui fa
la sua comparsa il growl di Emanuele Bizzarro dei Dark Haunters. Interessante
ritorno, da non lasciare isolato, per una delle tante band heavy che popolano
il nostro underground metal. (Luigi Cattaneo)
Purity (Video)
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