venerdì 29 marzo 2019

KOTIOMKIN, Lo Albicocco al curaro - Decameron 666 (2018)


È un amore viscerale quello che mi porto dietro da qualche anno per i Kotiomkin di Enzo P. Zeder, da quando li scoprii nel 2016 con Squartami tutta – Black Emanuelle goes to hell (trovate la recensione qui sul blog), seguito di Maciste nell’inferno dei morti viventi – Peplum Holocaust del 2014. L’infatuazione comune per le soundtrack e il cinema di genere mi lega probabilmente al progetto, che oggi si rinnova, perché Davide Di Biagio, che con la sua chitarra aveva saturato l’aria di preziosi riff nel precedente lavoro, non è purtroppo più della squadra e gli abruzzesi sono rimasti in due, il buon Zeder per l’appunto, impegnato al basso e ai synth e Gianni Narcisi alla batteria, con il suono che ha chiaramente perso qualcosa in termini di potenza stoneriana, guadagnandone in quanto ad atmosfera gotica, complice l’uso degli analogici sintetizzatori e il cinematografico tema trattato. Lo Albicocco al curaro – Decameron 666 è la colonna sonora immaginaria di un racconto, quello di Buffalmacco e Fra’ Tazio che si risvegliano nel dantesco girone dei lussuriosi, dove una suora poco educata che si è impiccata per la vergogna nel chiostro del convento, sembra unire le anime dei due peccaminosi compari. Tra antichi riti, lussuriose violenze ed empi accadimenti, si consuma questa storia dedicata al maestro Lucio Fulci, omaggiato in Fatal Commestio, che tra pulsioni funky e cadenze doom si chiude con una splendida citazione tratta da L’aldilà – E tu vivrai nel terrore del regista romano. È bona la fregna! Magna, magna, magna! Ci viene così ordinato in Sexy Averno e chi siamo noi per disobbedire al godereccio duo? E allora, tra distorsioni promiscue e il sax dell’ospite Sergio Pomante (incontrato ultimamente nell’ottimo Asperger di Caterina Palazzi Sudoku Killer), si dipana l’ennesimo grande episodio. Gli altri tre brani non mutano il destino del disco, che tra stoner, doom, progressive e atmosfere filmiche, chiude con l’esemplare Satanasso “Protettore” delle donne un ritorno personale e suggestivo. Qui di seguito il link per trovare tutti i dischi della band, un click è d'obbligo https://kotiomkin.bandcamp.com/ (Luigi Cattaneo)



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