mercoledì 1 maggio 2019

LA DOTTRINA DEGLI OPPOSTI, Arrivederci Sogni (2018)


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Un vero peccato che un lavoro come Arrivederci sogni sia passato del tutto inosservato (o quasi) all’interno della scena progressiva italiana ed è una sensazione ancora più straniante vista la presenza di personaggi come Andrea Lotti (pianoforte, tastiere, chitarra, mandolino e fisarmonica ex La Coscienza di Zeno), Francesco Ciapica (voce di Il Tempio delle Clessidre e autore di una prova magistrale), Paolo Tixi (bravissimo batterista di Il Tempio delle Clessidre e della band di Fabio Zuffanti) e Gabriele Guido Colombi (bassista sempre troppo poco nominato di La Coscienza di Zeno). Una sorta di mash-up tra due interessantissime realtà del prog nostrano degli ultimi anni, con Lotti capitano e leader maximo del progetto (autore di testi e musiche), coadiuvato non solo dai notevoli musicisti citati ma anche da alcuni strumentisti del Conservatorio di Cuneo, che hanno reso possibile un sontuoso lavoro in fase di arrangiamento, addobbando di classicità un album davvero di spessore. Andrea dimostra di essere uno scrittore di talento e le citazioni al progressive settantiano modellano i tratti di un disco molto raffinato, in cui i bozzetti strumentali sono accostabili in parte anche alla musica da camera. Ne è un esempio Dove Dio dipinge le nuvole, delicata e suggestiva, introduzione a Nero, grigio e tu, brano che ha qualcosa di fatato, sognante, lungo nove minuti di un’intensità rara. La breve Equilibrio anticipa Sulla via del ritorno, che conquista col suo mood tipicamente progressivo, fatto di sintetizzatori e ritmiche dispari. La riconquista della posizione eretta cita il Bando del Mutuo Soccorso con classe e maturità, prima di Quiete e soprattutto Fra le dita, altro meraviglioso momento d’insieme in cui rock progressivo e classica vanno a braccetto, consacrando Arrivederci sogni come uno degli episodi più emozionali dell’ultimo periodo. (Luigi Cattaneo)

Fra le dita (Video)



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