mercoledì 15 maggio 2019

PROTOCOLLO C, Protocollo C (2018)



Esordio ambizioso per i piemontesi Protocollo C (Marco Vona alla chitarra, Daniele Saglia alla batteria, Alessandro Aiello alle tastiere e Alessandro Dellarocca al basso), che scelgono la via del concept strumentale, una sorta di soundtrack della vita di un individuo, che parte dal periodo dell’adolescenza sino a domandarsi se l’intera esistenza non sia solo frutto di un sogno, passando per la crescita dettata dal dover scegliere e la presa di coscienza di avere dei rimpianti. La narrazione segue gli eventi immaginati come una colonna sonora a base di prog e psichedelia, il tutto rigorosamente vintage, con lo sguardo puntato sul finire dei ’60, andando a ricordare i remoti The Psycheground Group ma anche i più attuali Calibro 35 e The Winstons, soprattutto per certe sonorità d’antan. D’altronde Aiello, con i suoni caratterizzanti dell’Hammond, esalta certi concetti, trovando in Vona un contraltare che non disdegna passaggi più rock e una sezione ritmica precisa e attenta a non strafare. Parlare di prog psichedelico non è fuorviante e aiuta a capire in che direzione si muove l’album, ennesima dimostrazione di quanta attenzione pone la Lizard Records nella scelta delle band da inserire nel proprio catalogo. (Luigi Cattaneo)

Maturità (Video)



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