Esordio ambizioso per i
piemontesi Protocollo C (Marco Vona alla chitarra, Daniele Saglia alla
batteria, Alessandro Aiello alle tastiere e Alessandro Dellarocca al basso),
che scelgono la via del concept strumentale, una sorta di soundtrack della vita
di un individuo, che parte dal periodo dell’adolescenza sino a domandarsi se
l’intera esistenza non sia solo frutto di un sogno, passando per la crescita
dettata dal dover scegliere e la presa di coscienza di avere dei rimpianti. La
narrazione segue gli eventi immaginati come una colonna sonora a base di prog e
psichedelia, il tutto rigorosamente vintage, con lo sguardo puntato sul finire
dei ’60, andando a ricordare i remoti The Psycheground Group ma anche i più
attuali Calibro 35 e The Winstons, soprattutto per certe sonorità d’antan.
D’altronde Aiello, con i suoni caratterizzanti dell’Hammond, esalta certi
concetti, trovando in Vona un contraltare che non disdegna passaggi più rock e
una sezione ritmica precisa e attenta a non strafare. Parlare di prog
psichedelico non è fuorviante e aiuta a capire in che direzione si muove
l’album, ennesima dimostrazione di quanta attenzione pone la Lizard Records
nella scelta delle band da inserire nel proprio catalogo. (Luigi Cattaneo)
Maturità (Video)
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