mercoledì 19 giugno 2019

FEM, Mutazione (2018)



Ci siamo da sempre occupati dei Fem (Forza Elettro Motrice), sin dal già interessante ep Epsilon, seguito poi da Sulla bolla di sapone, che mostrava un gruppo fresco e dinamico. Mutazione è il loro nuovo lavoro e sottolinea anche i cambi in line up, con l’arrivo di Alessandro Graziano (voce e violino) e Pietro Bertoni (tromba, trombone, glockenspiel ed eufonio), che completano la formazione composta da Alberto Citterio (tastiere), Paolo Colombo (chitarra), Marco Buzzi (basso) ed Emanuele Borsati (batteria, marimba, percussioni e chitarra acustica). Queste novità non vanno ad inficiare il percorso di crescita dei brianzoli, che regalano un progressive debitore di Premiata Forneria Marconi e Banco del Mutuo Soccorso ma che si muove con agilità dentro l’attualità, puntando molto sull’essere scorrevoli all’interno di una proposta strutturata e rifinita nei particolari. 

Io mi trasformo è il biglietto da visita dei nuovi Fem e anche di Graziano, vocalist dal timbro particolare e che convince ascolto dopo ascolto. La cura delle cose conferma la tendenza del sestetto di dare molta importanza alla forma canzone, andando a ricreare momenti di grande pathos comunicativo e ciò accade anche in Musica di vento, delicata e suggestiva. Mai tardi mette sul piatto tutta la qualità tecnica del gruppo, con uno strumentale davvero pregevole, che fa il paio con l’ottima title track. Attesa e Il cielo di sé si legano, tra parti soavi, cambi di tempo, note venate di malinconia e momenti di puro progressive. I dieci minuti conclusivi di Se c’è una buona ragione suggellano con enfasi un buonissimo ritorno e confermano la band come un interessante realtà del progressive nostrano contemporaneo. 
https://femprogband.bandcamp.com/album/mutazione è il link suggerito per acquistare l'album. (Luigi Cattaneo)

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