Ci siamo da sempre
occupati dei Fem (Forza Elettro Motrice), sin dal già interessante ep Epsilon, seguito poi da Sulla bolla di sapone, che mostrava un
gruppo fresco e dinamico. Mutazione è
il loro nuovo lavoro e sottolinea anche i cambi in line up, con l’arrivo di
Alessandro Graziano (voce e violino) e Pietro Bertoni (tromba, trombone,
glockenspiel ed eufonio), che completano la formazione composta da Alberto
Citterio (tastiere), Paolo Colombo (chitarra), Marco Buzzi (basso) ed Emanuele
Borsati (batteria, marimba, percussioni e chitarra acustica). Queste novità non
vanno ad inficiare il percorso di crescita dei brianzoli, che regalano un
progressive debitore di Premiata Forneria Marconi e Banco del Mutuo Soccorso ma
che si muove con agilità dentro l’attualità, puntando molto sull’essere
scorrevoli all’interno di una proposta strutturata e rifinita nei particolari.
Io mi trasformo è il biglietto da visita
dei nuovi Fem e anche di Graziano, vocalist dal timbro particolare e che
convince ascolto dopo ascolto. La cura
delle cose conferma la tendenza del sestetto di dare molta importanza alla
forma canzone, andando a ricreare momenti di grande pathos comunicativo e ciò
accade anche in Musica di vento,
delicata e suggestiva. Mai tardi
mette sul piatto tutta la qualità tecnica del gruppo, con uno strumentale
davvero pregevole, che fa il paio con l’ottima title track. Attesa e Il cielo di sé si legano, tra parti soavi, cambi di tempo, note
venate di malinconia e momenti di puro progressive. I dieci minuti conclusivi
di Se c’è una buona ragione suggellano
con enfasi un buonissimo ritorno e confermano la band come un interessante
realtà del progressive nostrano contemporaneo.
https://femprogband.bandcamp.com/album/mutazione è il link suggerito per acquistare l'album. (Luigi Cattaneo)
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