Hard sleaze rock di
chiara matrice americana è la connotazione più adatta per definire i veronesi
Stray Bullets (Alex Chinaski alla voce, Nick e Steven Evil alle chitarre, Zen
alla batteria e Dave Dufford al basso), che con questa prima release ufficiale
(vi è una precedente pubblicazione da cui hanno ripreso molti titoli) mostra di
avere già le idee piuttosto chiare, complice anche l’appoggio dell’Atomic
Stuff, sempre lungimirante per produzioni di questo tipo. Shut up punta, come da tradizione, su impatto e tiro r’n’r, una
sana attitudine stradaiola che incontra ottimi spunti melodici e che finisce
per citare in più di un’occasione gli immortali Motley Crue. Le due chitarre
donano una certa elettricità all’ambiente, sostenute da una robusta sezione
ritmica e da un cantato in linea con gli stilemi del genere, basti ascoltare
pezzi come Hurts o Get on you. Adrenalinici e goderecci,
gli Stray Bullets sano creare brani perfetti per le radio rock (Candy, così come One way emotion), se queste prendessero in considerazione anche i
tanti gruppi emergenti e validi della penisola. Debutto compatto, adattissimo
per chiunque sia ancora legato al rock ottantiano, quello sfrontato e
coinvolgente dei già citati Motley e dei Guns N’ Roses degli esordi. (Luigi
Cattaneo)
Album Teaser
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