Il metal underground
vive di gruppi che dopo decenni di attività o molteplici incisioni ancora
sostano in un sottobosco da cui spesso non riescono ad emergere, divenendo col
tempo band di culto e magari di riscoperta con gli anni. I Blood Thirsty Demons
(attivi dal 1997), one man band di Cristian Mustaine (membro anche degli Human
Degrade), sono da annoverare probabilmente in questa categoria, per via di quel
fascino arcano che produzioni di questo tipo hanno nel proprio DNA.
…
in death we trust è puro horror metal, arcano e
suggestivo, un viaggio nella morte, tra heavy ottantiano, doom e dark, un trip
che evoca gli incubi dei Mercyful Fate e le visioni dei Death SS di Heavy Demons e Black Mass, forse l’influenza maggiore di questo lavoro. Ne è
esempio l’iniziale I’m dead!!, che
indirizza subito il disco verso i canoni accennati, con le seguenti My last minute e … In death we trust che risultano drammatiche e fortemente oscure. Message from the dead è invece più
classicamente heavy, prima della misteriosa The
only road e Cry on my tomb, un
drappo nero calato sugli occhi di chi ascolta. Il buio avvolge anche Killed by the priest, seppure con un
indole decisamente metal, nonchè la conclusiva … My soul to take, 14 minuti sulfurei, una cavalcata ossessiva che
sigilla un graditissimo ritorno a tinte fosche. (Luigi Cattaneo)
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