martedì 5 novembre 2019

SEVENTH GENOCIDE, Svnth (2018)


Ep di altissimo livello per i Seventh Genocide (Rodolfo Ciuffo al basso e alla voce, Stefano Allegretti alla chitarra elettrica e acustica, Jacopo Gianmaria Pepe alla chitarra elettrica e Valerio Primo alla batteria), utilissimo soprattutto per coloro che non conoscono la band e che possono, in circa trenta minuti, capire l’indirizzo stilistico e la bravura dei romani. Il loro black metal, fortemente malinconico e imparentato con psichedelia e prog, può apparire ad un primo ascolto come un calderone di influenze poco legate tra loro, errore che solo un approccio distratto induce, poiché il quartetto ha invece la capacità di far coesistere dentro i brani più anime in modo fluido e creativo. Through woods and fire già chiarisce come il gruppo sappia maneggiare ambient, black e psichedelia, così come Clouds of desolation, oscuro e debordante esempio dell’arte dei Seventh Genocide (entrambi i pezzi erano presenti in demo di diversi anni fa). L’inedito Sleepless sposta l’asse verso un rituale progressivo nero pece, che prosegue con la conclusiva Martial eyes, in cui non mancano riferimenti all’heavy classico (anche questa arriva dal lontano passato della band). In attesa di un nuovo full (Towards Akina è del 2017), Svnth è un ep davvero pieno di idee e momenti suggestivi, ideale combinazione tra sulfuree melodie, bordate estreme e parti atmosferiche. (Luigi Cattaneo)

Sleepless (Video)



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