Risale al 2015 The majesty of your becoming dei The Way
of Purity, band che fino ad allora si muoveva in territori deathcore (ne sono
esempio Crosscore ed Equate) e che con questo album tentò la
carta di un rock elettronico dai connotati ora più dark ora più metal. Il nuovo
ingresso della brava Kirayel alla voce spostava l’equilibrio verso un suono che
finiva per ricordare Lacuna Coil e L’ame Immortelle, un crossover d’intenti che
dimenticava l’estremismo sonoro precedente e il deragliante growl che
caratterizzava la produzione del gruppo fino a quel momento. Accessibilità che
finiva comunque per creare un lavoro piacevole, che si lasciava ascoltare per
tutta la sua durata, con qualche sussulto più riuscito che riusciva ad innalzare
la qualità media complessiva, come nel caso dell’immediata Tide o dell’iniziale Dare to
be yourself, che metteva subito in chiaro la nuova direzione stilistica
della band. L’alternative metal si impadronisce di episodi come la title track e
Disfigured by karma, mentre Equate viene omaggiato con una nuova
versione di Eleven, prima delle buone
trame di From the nest to the grave e
Noah. Il gruppo, che fa parte
dell’Animal Liberation Front, sta tornando con il quarto album, Schwarz Oder Rot, ancora pubblicato per
la Wormholedeath. (Luigi Cattaneo)
The roots of evil (Video)
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