A 20 anni da Prodromi di finzioni sovrapposte (allora
uscito per la Mellow), tornano i Trama con Oscure
movenze e con la formazione ora composta da Annalisa Accorsi (voce), Luca
Scherani (tastierista molto presente nella scena prog italiana con La coscienza
di Zeno, Hostsonaten e Periplo), Gabriele Guido Colombi (basso di La coscienza
di Zeno e La dottrina degli opposti), Paolo Gaggero (batteria) e Lorenzo Loria
(chitarra). Il progressive dei liguri è ancora sinfonico e questo album, uscito
nel 2018 per Lizard, riannoda i fili con quel passato, guardando agli anni ’70 di
Locanda delle fate, Banco del Mutuo Soccorso e Camel, senza dimenticare la
lezione dei primi Marillion. Intro –
oblio è l’overture del disco, ottimo nel presentare alcune caratteristiche
del suono del quintetto, che poi prosegue con Anche se per poco, dove l’interplay tra Scherani e Loria è pressoché
perfetto e delinea marcate melodie dal sapore vintage, sognanti e capaci di portare
indietro nel tempo. Nota di merito però va data pure ad una sezione ritmica dal
valore indiscutibile e alla voce della Accorsi, particolare e suggestiva,
tratto distintivo dei Trama. Anche Il
sottile equilibrio non si discosta da quanto ascoltato sinora, con Scherani
maestro concertatore di un brano elegante e d’impatto. La title track ha
qualche punta new prog, elemento che i Trama maneggiano ovviamente con
padronanza, sfornando un altro episodio prezioso. Il viaggio è la suite finale (divisa in tre parti), summa del
percorso sin qui intrapreso e sintesi di due decadi lontano dai riflettori ma
vissute con passione e dedizione alla causa prog. (Luigi Cattaneo)
Il sottile equilibrio (Video)
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