I Treehorn (Davide
Olivero alla batteria, Gianandrea Cravero alla chitarra e Davide Maccagno al
basso e alla voce) si formano nel 2005 in provincia di Cuneo, con l’intento di
suonare in maniera aggressiva, contorta e complessa, un’avversione verso i
tempi pari che diviene il trademark compositivo della band. Il loro è un
crossover di post hardcore e noise, accostabile a Shellac, Fugazi, Jesus Lizard
Today is the Day, ma anche a gruppi nostrani come Dead Elephant e Dogs for
breakfast. L’ep Anime e il full Hearth permettono loro di realizzare
tour europei, prima del nuovo Golden
Lapse, intriso di pezzi duri come macigni e senza orpelli inutili, diretto
e pieno di brani dalla forte carica live. The
recall drug è l’inizio che mette subito l’opera sui binari che la
contraddistingueranno, tra riff malsani, ritmiche dispari e sottili melodie.
L’impatto noisy caratterizza Virgo, not
virgin, disturbanti distorsioni animano The
same reverse, mentre Onlooker
sembra guardare al grunge di fine anni 80, prendendo le mosse dai gruppi più
pesanti che caratterizzavano quel movimento. Il martellamento continua con la
diabolica Hell and his brothers, con
il nuovo tributo grungy di A shining gift
e con la devastante carica di Damn plan.
Modigliani prima e Coward icons poi, tra cambi di tempo,
atmosfere mutevoli e rabbia che diviene pulsione vitale, chiudono un ritorno
che conferma la bontà del progetto Treehorn. (Luigi Cattaneo)
Damn Plan (Video)
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