Ci
siamo già occupati di Gabriele Gasparotti in occasione dell’uscita di Extrema Ratio, affascinante album
registrato con Nicola Bogazzi, che aveva permesso tra il 2018 e il 2019 di
presentare certi sperimentali suoni in una trentina di date live, oltre che permettere
al video La nascita di Zelda v.2.0 di
essere proiettato durante la 76a Mostra
Internazionale dell'arte cinematografica di Venezia all'interno della sezione
Il futuro del corto d'autore. Il
nuovo Istantanee vol.1 è a firma del
solo Gasparotti, un lavoro di ricerca dove Gabriele ha utilizzato
sintetizzatori semi-modulari, il giradischi Vestax Controller One, nastro
magnetico, pianoforte preparato e un trio d’archi, per un risultato complessivo
di non facile lettura, tra echi minimali, suoni essenziali e un utilizzo dei
synth analogici che diviene il trademark dell’intero album. È proprio l’autore
a spiegare il processo creativo. I sintetizzatori
analogici che ho utilizzato sono strumenti che vivono quasi di vita propria, il
cui funzionamento è influenzato anche dalla minima variazione della tensione
elettrica e ogni evento sonoro da essi generato per quanto ci si sforzi di
replicarlo è irripetibile, utilizzandoli si accetta di farsi sfuggire dei
dettagli. L’idea di registrare ogni istantanea più volte e su diversi tipi
di nastro ha permesso al musicista di avere timbri differenti, dando così
l’opportunità di scegliere cosa utilizzare, cosa mettere in primo piano e
modificare prospettive in base alle scelte effettuate. Un lavoro di
composizione che diviene conseguenza, scoperta sul campo, ricerca in studio di
particolari nascosti e invisibili e che profuma di soundtrack, per la sua
innata capacità di condurre in un mondo distopico, di narrare senza l’ausilio
di temi e immagini. Il geniale toscano sposta l’asticella ancora più in là,
sfiorando a tratti l’incomunicabilità, con le oniriche partiture che sono
caricate di Kosmische e occultismo misterioso, tangibile nelle crepe di musica
concreta, coraggiosa e difforme. I particolari finiscono quindi per divenire
oggetto di studio, pura avanguardia mistica fatta di suoni oscuri e strutture
celate, che vanno comprese nella loro profonda essenza, e che rimandano, senza
scimmiottarle, alle avanguardie colte del Novecento. Suggestivo e provocatorio,
Istantenee vol.1 è lo specchio di
un’artista che scava nel profondo della creazione, che non si accontenta di
certezze e prova, in maniera autonoma e coraggiosa, a dire qualcosa di
ardimentoso, attraverso un linguaggio ostico ma di grande fascino. (Luigi
Cattaneo)
Di seguito il link per acquistare e ascoltare l'album
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