sabato 27 giugno 2020

SINTONIA DISTORTA, A piedi nudi sull'Arcobaleno (2020)


Tornano dopo ben quattro anni e qualche nuovo innesto i Sintonia Distorta, band di Lodi formata da Simone Pesatori (voce anche del progetto Èmonis e dei Seventh Season), Claudio Marchiori (chitarra), Gianpiero Manenti (tastiere), Marco Miceli (flauto e sax), Fabio Tavazzi (basso) e Giovanni Zeffiro (batteria), a cui va aggiunta l’esperienza di Fabio Zuffanti nelle vesti di produttore artistico. L’inserimento magistrale dei fiati e un sound che rimarca imput hard ma guarda con maggiore compiutezza al progressive italiano, ha portato i lombardi alla creazione di un piccolo gioiellino, complice una cura per la scrittura davvero notevole, che marchia a fuoco un come back con tutte le caratteristiche del classico disco che può durare negli anni. I sei brani mostrano una fecondità di idee non indifferente, complice probabilmente una maturità del tutto raggiunta dopo anni di creazioni e ricerca di un suono proprio, con gli ospiti presenti che innalzano ancora di più l’alto livello raggiunto. Impossibile quindi non citare Roberto Tiranti e il suo duetto memorabile con Pesatori nell’iniziale Solo un sogno ( … dimmi che ti basta), il grande Luca Colombo alla chitarra nell’ottima e commovente title track e Paolo Viani, degli indimenticati Black Jester, alla chitarra nella notevole e progressiva La rivincita di Orfeo. Proprio i Black Jester e Loris Furlan della Lizard Records (etichetta della band) che scrisse il testo, vengono omaggiati nella conclusiva Madre Luna, rivisitazione di Mother Moon (presente in Diary of a blind angel del 1993), accompagnati da I Musici Cantori di Milano diretti da Mauro Penacca, non una cover ma un tributo, che diviene sincero omaggio anche alla figura dell’appena scomparso Alessio D’Este, vocalist storico dei trevigiani. (Luigi Cattaneo)

Solo un sogno ( ... dimmi che ti basta) (Video)



Nessun commento:

Posta un commento