Attivi da quasi
vent’anni, i Fungus, oggi Fungus Family, arrivano al quarto album con The key of the garden, edito da Black
Widow nel 2019. La formazione ligure è attualmente composta da Carlo Barreca
(basso e membro fondatore), Dorian Deminstrel (voce e chitarra acustica),
Alessio Caorsi (chitarra), Claudio Ferreri (organo, piano e tastiere) e Cajo (batteria), line up che in questo come back vanta
l’amichevole partecipazione di Nik Turner degli Hakwind, che dona ancora
maggior pathos all’elegante prog psichedelico dei genovesi. La conferma della
bontà del progetto arriva da brani come Holy
Picture o Suite No 5 (divisa in
due parti), momenti ricchi di idee fantasiose e suggestive, ma anche quando il
quintetto spinge sull’acceleratore il risultato non cambia, perché la band ha capacità di scrittura
consolidate nel tempo. D’altronde i Fungus Family hanno spesso contrapposto
parti tenui e classicheggianti ad altre più aggressive, frutto di un background
che pesca a piene mani dal passato del rock, un gusto vintage che trova modo di
emergere nelle rivisitazioni di See Emily
Play dei Pink Floyd e The weaver’s answer
dei Family, oltre che nell'ottima Eternal mind, dove Turner è presente al flauto. Non mancano i consueti riferimenti a Jefferson Airplane, Jethro
Tull e King Crimson, che ritroviamo tra le note dell’intensa Iq84 e della buonissima Becoming to be, con Turner stavolta protagonista
al sax. Chiusura della trilogia iniziata nel 2010 con Better than Jesus e proseguita nel 2013 con The face of evil, ed ennesimo lavoro convincente per una delle band
più interessanti dell’attuale panorama underground nostrano. (Luigi Cattaneo)
Full Album (Video)
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